Commercianti dell’Alto Friuli delusi per i saldi: “Calo del 20% rispetto al passato”

L’andamento dei saldi per i commercianti dell’Alto Friuli non è dei migliori.

Non è roseo il primo bilancio dei saldi per i commercianti dell’Alto Friuli che rilevano un calo vicino al 20% rispetto al passato. Una situazione difficile causata anche dall’inflazione e dalla mancanza di turisti stranieri, soprattutto austriaci.

Anche questo sarà uno dei punti all’oridne del giorno delll’incontro programmato per gli associati Confcommercio martedì 30 gennaio alle 14 nella sala riunioni di Confcommercio Tolmezzo. “Un’occasione di confronto e di approfondimento sulle tematiche di interesse del nostro settore, in particolare saldi e vendite promozionali, oltre a un focus sull’andamento del comparto“, spiega il vicepresidente nazionale e presidente provinciale di Confcommercio Udine Giovanni Da Pozzo nell’annunciare

Protagonista sarà il gruppo Federmoda, con un invito esteso ai mandamenti della Carnia e del Tarvisiano. “Dopo la pandemia viviamo un lungo periodo di difficoltà – commenta il presidente di Confcommercio Federmoda Udine Alessandro Tollon –. L’inizio dei saldi invernali, purtroppo, non ha modificato il trend. Come ha informato Confcommercio Federmoda Italia, a livello nazionale le vendite hanno registrato una flessione dell’8% e nel nostro territorio la sensazione è che il calo sia vicino al 20%“. I motivi della difficoltà? “L’inflazione, senz’altro. E, nel caso specifico dell’area di confine, la mancanza dello zoccolo duro degli stranieri. Gli austriaci, soprattutto, sono venuti meno rispetto al solito”.

Di qui, prosegue Tollon, “l’opportunità di un confronto con le imprese. Parleremo della situazione del commercio abbigliamento e accessori in Alto Friuli, delle promozioni e dello Sbaracco. A questo proposito, pensiamo quest’anno di proporre una data unica in regione per “svuotare” i magazzini, verosimilmente a settembre“.