Aziende nei guai per i contributi Covid Fvg.
Hanno percepito contributi, ma senza avere diritto a farlo. E così, alcune aziende finiscono nei guai. È il frutto dell’attività portata avanti dai finanzieri del Comando Provinciale di Udine, che hanno avviato l’esame dei contributi a fondo perduto erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia a sostegno del turismo, del commercio, dell’artigianato e dei servizi alla persona. Gli aiuti sono finalizzati a ristorare i danni subiti dagli artigiani e dagli imprenditori locali a seguito dell’epidemia da Covid-19 e delle connesse misure di contenimento disposte dalle Autorità per arginare il contagio.
Al momento, sono state individuate 15 posizioni irregolari riferite ad attività commerciali e aziende che hanno indebitamente beneficiato del contributo regionale per importi che, nei singoli casi, raggiungono fino a un massimo di 4.000 euro, in violazione dell’articolo 316ter del codice penale. La norma stabilisce una sanzione amministrativa, che può essere pari fino al triplo del beneficio illecitamente conseguito. Nelle situazioni più gravi è prevista la sanzione penale con la reclusione, in caso di condanna, da sei mesi a tre anni. Per ottenere il contributo è necessario attestare che l’impresa è attiva nel territorio regionale.
Tuttavia, in alcuni casi, le Fiamme Gialle hanno accertato che aziende di fatto non più in attività hanno ugualmente chiesto e ottenuto l’erogazione di un aiuto finanziario. In una circostanza, ad esempio, i finanzieri della Compagnia di Latisana hanno rilevato che uno studio grafico beneficiario del contributo non era più operativo dall’anno 2013, periodo a cui, tra l’altro, risaliva l’ultima dichiarazione fiscale presentata. Un’analoga situazione è stata, altresì, riscontrata dalla Compagnia di Cividale del Friuli che, nel controllare gli aiuti concessi a un laboratorio di tappezzeria di Manzano, ha accertato che lo stesso era da tempo inattivo, non dichiarando alcun reddito ai fini delle imposte.
Diverso è quanto, invece, emerso da un intervento della Tenenza di Lignano Sabbiadoro. Nell’esaminare la posizione di un bar, i militari hanno constatato che il locale, nella domanda di sussidio inoltrata alla Regione Fvg, aveva falsamente dichiarato di essere uno stabilimento balneare, per poter così beneficiare della maggiore contribuzione pubblica specificamente riconosciuta a favore di tale tipologia di strutture marittime.
Il lavoro delle Fiamme Gialle ha ad oggetto le domande presentate nei mesi di giugno e luglio 2020 per ottenere gli aiuti previsti dall’articolo 5 della legge regionale numero 3 del 12 marzo 2020. Nel complesso, la Regione Fvg ha ammesso a contribuzione oltre 27 mila imprese, erogando aiuti per 31 milioni di euro. Di questi, circa 15 milioni di euro sono stati destinati a 13 mila imprenditori e artigiani della provincia di Udine.