La Cei boccia il Messale in marilenghe, protesta la Società Filologica: “E’ un diritto dei friulani”

La reazione alla bocciatura della Cei del Messale in friulano.

Dopo la bocciatura da parte della Conferenza Episcopale Italiana del Messale in friulano, non si fa attendere la reazione della Società Filologica, da sempre impegnata nel promuovere e diffondere l’utilizzo della marilenghe.

L’associazione ha quindi organizzato un evento sul tema “chiamando i Friulani ed il mondo delle istituzioni culturali del Friuli” ad un incontro pubblico, che si svolgerà nella sede di palazzo Mantica, in via Manin n. 18 a Udine venerdì 24 novembre alle ore 17.30.

Chi non difende le sue radici, nega la sua stessa identità – ha commentato il presidente della Filologica Friulana, Federico Vicario -. La valorizzazione delle lingue regionali e del friulano in particolare, che da secoli è già significativamente presente nella pastorale e nella liturgia delle Chiese del Friuli, rappresenta a mio avviso un impegno pienamente coerente con il messaggio evangelico“, aggiungendo che “la valorizzazione della diversità linguistica, rispettosa delle tradizioni culturali che i territori esprimono, è strumento essenziale per favorire il dialogo e la concordia tra le persone, le comunità e le culture stesse”.

“Davanti a un esito che stupisce e addolora – è la conclusione dell’associazione -, si auspica che si possano presto trovare le soluzioni più dignitose affinché il popolo friulano, dopo molti decenni di attesa, possa vedere riconosciuto il diritto di usare la propria lingua anche nelle celebrazioni liturgiche”.