Casi di violenza a Udine, entro giugno in arrivo più agenti e militari. Dalla Camera di Commercio fondi per la videosorveglianza

Foto di repertorio

Dopo i casi di violenza a Udine.

Il tema degli episodi di violenza a Udine tiene banco in questi giorni, ancora di più dopo la tragica morte di Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese morto dopo aver cercato di sedare una rissa in via Pelliccerie, che ha scosso l’intera comunità.

E mentre in città sono aumentati i controlli delle forze dell’ordine (stasera inizieranno anche i pattuglioni misti appiedati), come deciso nell’ultimo incontro del Comitato per la sicurezza, da Roma giunge la notizia che presto, in Friuli, arriveranno nuove forze per il presidio del territorio.

Secondo quanto anticipato dall’onorevole Walter Rizzetto, infatti, entro giugno si potrà contare su nuovi poliziotti (la cui carenza era stata denunciata dal sindacato Siulp solo pochi giorni fa) e militari: “In Friuli Venezia Giulia ci sarà un incremento di Forze dell’Ordine e in particolare a Udine, dove negli ultimi giorni abbiamo vissuto dei momenti critici sotto il profilo della sicurezza – ha detto Rizzetto, che è anche coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Friuli Venezia Giulia e Presidente della Commissione Lavoro della Camera -. Entro giugno arriveranno 65 poliziotti in più a Udine. Inoltre aumenterà il numero dei miliari: saranno 144 a Udine, e verranno impiegati a presidio di obiettivi sensibili”.

Rafforzamenti anche a Trieste (con 63 agenti in più) e a Pordenone (con 30 unità) mentre nel capoluogo regionale sono previsti anche 187 militari in più “Ringrazio per l’attenzione e l’impegno il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Sottosegretario Wanda Ferro, che dopo i recenti gravi fatti di violenza accaduti a Udine hanno prontamente risposto con l’invio di ulteriori uomini – ha concluso l’onorevole -. Di fondamentale importanza l’aspetto della deterrenza e queste risorse in più contribuiranno a ripristinare la sicurezza nel nostro territorio”.

La Camera di Commercio.

Intanto, oggi la Camera di Commercio ha riunito gli operatori per discutere proprio del tema sicurezza. Tra gli impegni presi, un bando della giunta camerale a favore delle pmi, in particolare di commercio, pubblici esercizi e artigianato, per dotarsi di strumenti di videosorveglianza, la richiesta ai rappresentanti di Parlamento e Governo di un aumento della dotazione organica delle forze dell’ordine sulla città per potenziare il presidio del territorio e la massima disponibilità a fare la propria parte, collaborando con tutte le istituzioni, con l’obiettivo di dissipare il clima di insicurezza che sta aumentando in città a seguito del ripetersi di gravi eventi.

All’incontro hanno partecipato il presidente della Cciaa Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo assieme al prefetto Domenico Lione e ai rappresentanti di tutte le associazioni di categoria e dei consumatori. “Oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia dell’imprenditore ucciso, Shimpei Tominaga – ha rimarcato Da Pozzo –, vogliamo ribadire che noi tutti ci siamo e vogliamo operare al meglio, in quanto la sicurezza è un valore per tutti. Ed è un valore in particolare per l’economia, per le nostre imprese, per quelle della nostra città, che solo in sicurezza possono dare il loro contributo alla crescita della comunità e aiutare la città e il territorio a essere vivibili e frequentabili senza paura”.

Da Pozzo ha anticipato anche che la Camera commissionerà un’indagine su sicurezza e legalità nel capoluogo, “per avere dei dati che ci permettano di fare considerazioni corrette e mettere in campo ulteriori azioni mirate”. Il presidente camerale ha anche criticato l’ordinanza di restrizione alla vendita di alcolici, evidenziando come non sia risolutiva “in quanto non ci sia un nesso causa-effetto e vada comunque a impattare su una categoria che è oggi qui insieme alle altre a garantire la massima disponibilità alla collaborazione per contrastare, come possibile, ogni forma di abuso”.

Sul punto è intervenuto nello specifico Giovanni Pigani, rappresentante pubblici esercizi di Confcommercio Udine, ribadendo come l’ordinanza vada a colpire sempre la stessa categoria senza distinzioni, mentre “noi esercenti siamo i primi a voler lavorare in condizioni di sicurezza – ha rimarcato Pigani – e spesso siamo “sentinelle” sul territorio a disposizione e in supporto alle forze dell’ordine”.

Su questa linea, d’accordo con il prefetto, si darà avvio a un progetto di collaborazione che, da un lato, si basi sul rafforzamento di figure come i poliziotti e i carabinieri di quartiere – questione di cui si interesserà il prefetto stesso – e, dall’altro, faccia in modo che i commercianti possano avere più diretta capacità di informare e fare segnalazione di situazioni di pericolo alle forze dell’ordine.

Il prefetto ha anche invitato Pigani ad avviare un dialogo con il Comune per la miglior gestione dell’Ordinanza, impegno che Pigani ha garantito da subito. “Dialogheremo con il Comune – ha aggiunto Da Pozzo – anche per chiedere un’intensificazione dell’impegno della polizia municipale come presidio di sicurezza nelle zone del centro e in quelle più delicate e anche una miglior illuminazione in alcune zone, una piccola cosa ma comunque importante per la prevenzione, assieme alle altre misure, come le telecamere pubbliche. Sappiamo che le forze dell’ordine, in questo momento, come ci ha spiegato il prefetto, stanno dando il massimo, ma confidiamo che con l’impegno di tutti, ognuno per la sua parte, potremo contribuire a riportare la città a livelli di sicurezza accettabili e a scongiurare nuovi episodi gravi”, ha concluso Da Pozzo.