Dalla Caserma Cantore alle ex scuole di Fusine.
L’ex caserma Cantore di Tolmezzo, i fortini di Ampezzo, le scuole dell’infanzia di Fusine: sono solo alcuni degli immobili che entreranno nelle disponibilità dei rispettivi Comuni, grazie all’iter avviato dalla giunta regionale per il trasferimento al territorio (e a titolo non oneroso) di beni di proprietà dello Stato.
Nello specifico, sono quattro i Comuni che ne beneficeranno: Ampezzo, Chiusaforte, Tarvisio e Tolmezzo. “Con un atto specifico delle singole assemblee civiche lo scorso dicembre – ha spiegato l’assessore al patrimonio, Sebastiano Callari – le quattro amministrazioni municipali hanno manifestato ufficialmente l’interesse a entrare in possesso di alcuni beni dello Stato che insistono sul loro territorio. Lo scopo è quello di dare avvio a progetti di recupero, trasformazione laddove necessario e valorizzazione degli stessi beni a fini turistici, di servizio e in generale di sviluppo per le comunità locali“.
I beni che saranno trasferiti.
La giunta ha quindi disposto l’acquisizione dallo Stato, da parte della Regione, di “Col di Ul”, e dei fortini Avinal, Cjastielat e Cretis per il Comune di Ampezzo, della ex palazzina “alloggi demaniali” per il Comune di Chiusaforte, l’ex polveriera, la scuola dell’infanzia, il fortino Fusine in Valromana – in prossimità del confine Stato – l’area demaniale di Monte Forno e Fortini, e il valico doganale di Coccau per il Comune di Tarvisio, i beni denominati “Ex Pol T.S.N.” e la caserma Cantore per il Comune di Tolmezzo. Tra i beni, per Tolmezzo, anche l’ex residenza dell’imprenditore carnico Jacopo Linussio – nel complesso della Cantore – una dimora settecentesca che conserva una sala affrescata di notevole pregio.