La Carovana dei Ghiacciai in Friuli.
Il viaggio lungo l’arco alpino di Carovana dei ghiacciai 2024 arriva in Friuli. La campagna di Legambiente, che monitora lo stato di salute dei ghiacciai alpini in collaborazione con CIPRA Italia e la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, farà tappa nella nostra regione per controllare la situazione del Monte Canin e sensibilizzare i cittadini sugli impatti della crisi climatica in alta quota.
Quella in Friuli-Venezia Giulia/Slovenia è la quinta tappa della V edizione di Carovana dei ghiacciai 2024 che ha iniziato il suo viaggio il 18 agosto in Francia, sul ghiacciaio Mer De Glace, per poi spostarsi in Valle D’Aosta sui ghiacciai della Valpelline, in Piemonte sul ghiacciaio di Flua e in Lombardia sul ghiacciaio di Fellaria.
La tappa si aprirà il 1° settembre con l’escursione al fiume Isonzo (Ritrovo a Dom Trenta presso il Centro visite del parco di Trenta (Bovec/Plezzo). La visita sarà accompagnata da Marko Pretner del Parco del Triglav. Lunedì 2 settembre 2024 alle ore 16.30 si terrà il convegno “Vita nei ghiacci e vita dai ghiacci, ecosistemi glaciali in cambiamento” presso Hiša trentarskih vodnikov (Casa delle guide di Trenta) a Trenta (Plezzo, Slovenia).
Martedì 3 settembre 2024 salita al ghiacciaio del Canin con ritrovo alle ore 9 alla telecabina del Canin di Sella Nevea (UD) per la salita. Seguirà dalle ore 10:00 il ritrovo al rifugio Gilberti per l’escursione verso i resti del ghiacciaio del Canin. Previste osservazione delle morfologie glaciali con Renato R. Colucci ISP-CNR e Comitato Glaciologico Italiano e Valter Maggi, presidente del Comitato Glaciologico Italiano. Alle ore 14:30 saluto al ghiacciaio, omaggio alla bellezza e al prezioso servizio che svolgono i ghiacciai con il violinista Giacomo Ambrosino.
Chiuderà la tappa giovedì 5 settembre alle 10.30 la conferenza stampa di presentazione dei dati sullo stato di salute dei ghiacciai della Alpi Giulie presso la sede di Legambiente FVG, Via Brigata Re 29, Udine.
“La tappa sulle Alpi Giulie – dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di CIPRA ITALIA -, oltre a permetterci di monitorare lo stato dei piccoli ghiacciai delle Alpi Orientali sarà un importante momento di confronto con i parchi su come sta cambiando la biodiversità in risposta al ritiro dei ghiacciai. Stanno nascendo nuovi ecosistemi che dobbiamo conoscere meglio per poterli tutelare adeguatamente nel futuro prossimo”.
“Legambiente FVG – commenta Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente Friuli Venezia Giuli -, è soddisfatta della scelta di Legambiente Alpi e del Comitato Glaciologico di comprendere nella quinta tappa sulle Alpi Giulie sia il ghiacciaio del Canin, nella nostra regione, che del Triglav, in Slovenia. Si sa, la natura, soprattutto in montagna, non conosce confini. Inoltre, la presenza dei due parchi rende evidente la cooperazione che già sussiste tra chi tutela la natura anche in un’ottica transfrontaliera“.
Giunta alla quinta edizione, Carovana dei ghiacciai con partner sostenitori FRoSTA, Sammontana, FPZ, partner tecnico Ephoto, media partner La Nuova Ecologia e L’Altra Montagna, monitorerà i ghiacciai alpini in Italia e oltralpe fino al 9 settembre con la sua ultima tappa in Veneto (5-9 settembre) per osservare il ghiacciaio della Marmolada.
Anche quest’anno Carovana dei ghiacciai 2024 porterà in primo piano diversi temi: dagli effetti della crisi climatica e degli eventi meteo estremi in montagna alla tutela della biodiversità, dalle politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici alle buone pratiche di sviluppo sostenibile al documentario sull’agonia dei ghiacciai alpini, realizzato da Carovana dei ghiacciai.
Diversi i testimonial d’eccezione che stanno accompagnando il viaggio della quinta edizione di Carovana dei ghiacciai. Tra i primi ci sono: la scrittrice Dacia Maraini, gli alpinisti Agostino Da Polenza e Tamara Luger, il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari, la fumettista Alessia Iotti, il geografo già docente universitario Giuseppe Dematteis. Legambiente ha anche avviato una raccolta firme per chiedere al Governo azioni concrete per salvare i “giganti bianchi”.