Presentata la 33esima edizione di Carniarmonie.
È stata presentata oggi, martedì 2 luglio, nella Sala Pasolini del Palazzo della Regione Fvg a Udine, la 33° edizione del festival della montagna Carniarmonie. Unanime il consenso sull’unicità di una manifestazione musicale storica, dal forte impatto turistico e di valorizzazione territoriale, certamente la prima realtà che ha dato inizio al processo di rinascita della montagna friulana. Sono intervenuti Andrea Giavon, presidente della Fondazione Luigi Bon, ente promotore ed organizzatore di Carniarmonie, il direttore artistico Claudio Mansutti, il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Tolmezzo, Laura D’Orlando, ed il vicepresidente della Regione e assessore a cultura e sport, Mario Anzil, che ha espresso grande soddisfazione per i traguardi del Festival Carniarmonie, evidenziandone le numerose qualità.
“Carniarmonie, tra i tanti pregi, ha sicuramente quello di saper valorizzare i luoghi iconici e belli della nostra Regione attraverso eventi culturali, ed ha anche il pregio di mettere in rete tanti soggetti differenti che spesso altrimenti faticano a dialogare. Ha inoltre il pregio di accostare musicisti affermati con giovani talenti, che possono così esprimersi in un contesto importante. Credo abbia un altro pregio, quello di consentire a chi verrà da lontano, ma anche a chi abita i nostri paesi, di poter godere di uno spettacolo che, con la bellezza e la musica, può donare istanti di piacere, anche fisico. Ha il pregio di donare felicità e la consapevolezza di regalarci l’orgoglio di appartenere ad un luogo magico“.
La magia di Carniarmonie sta nella storia e nell’innovazione.
Il più storico ed innovativo festival della montagna friulana, Carniarmonie, compie trentatré anni. Non solo una rassegna musicale, ma un grande progetto avveniristico che ha fatto scuola, da riuscire come non altri ad esaltare le peculiarità di territori grazie alla musica, in un contesto ideale di promozione artistica, culturale e turistica. Non solo concerti di altissimo valore, con ospiti internazionali ed eccellenze regionali in un incubatore di attività che mette in atto sinergie con le terre confinanti, Austria e Slovenia in primis, ma anche Est Europa e quest’anno la Spagna. Carniarmonie è storia locale, è valorizzazione di patrimoni architettonici e naturalistici, è comunità, è sinonimo di bellezza, piacere, condivisione e crescita collettiva olistica, per cui il totale è maggiore della somma delle parti.
Organizzato, così da sempre, dalla Fondazione Luigi Bon sotto la direzione artistica di Claudio Mansutti, il festival che mette in rete Carnia, Valcanale e Canal del Ferro, contando collaborazioni con le migliori realtà culturali regionali e sinergie nazionali ed estere, è pronto ad inaugurare l’edizione 2024 con ben quaranta concerti in ventisette comuni con capofila Tolmezzo, dal 12 luglio al 15 settembre.
La forza del fare insieme creando sinergie locali ed internazionali.
Carniarmonie ha modificato per primo il paradigma dell’atavico “fasin di bessôi” friulano in un “fasin insiemi” di larghe vedute e quest’anno le collaborazioni, già numerose e di garantito valore, sono ulteriormente aumentate in numero e qualità. FVG Orchestra, Emilia Romagna Festival, l’associazione austriaca Via Iulia Augusta Kultursommer, Università degli Studi di Trieste, Ert, Css, Coro del Friuli Venezia Giulia, Nei Suoni dei Luoghi, Anciuti Music Festival, Simularte, Risonanze Festival, Vicino/lontano mont, Musei Tarvisio, Kulturni dom Nova Gorica e, altra novità, Melius Srl che propone l’iniziativa “Biblioteca dei libri viventi”. «Cooperazioni che arricchiscono di idee e proposte il tessuto sonoro dell’estate montana che ci accompagnerà da luglio a settembre. Un grande concerto sinfonico con due star del concertismo internazionale e l’Orchestra regionale daranno il La ad un festival che prevede, tra le tante “prime” di quest’anno, un’inedita opera di Piazzolla, con musica, parola e danza, la prima regionale di “Tableaux vivants”, l’arte in movimento», così anticipa il direttore Claudio Mansutti.
Residenti e turisti si fanno nuovamente spettatori attivi, uniti in una festa della musica di oltre due mesi, da Tarvisio a Forni di Sopra, da Forni Avoltri a Resia. Inoltre Carniarmonie accoglie la nuova edizione de “La lunga notte delle pievi in Carnia”, il 24 e 25 agosto, e collabora con l’Orchestra Giovanile Transfrontaliera nata in seno al programma Interreg Via Italia-Slovenia 2021-2027, con tre concerti a settembre: Pirano, Moggio Udinese e Venezia, in sinergia con il Conservatorio Tomadini di Udine, il Tartini di Trieste e l’Accademia di Musica dell’Università di Lubiana. Non manca il format “Dopomessa” votato alla valorizzazione degli organi storici della Carnia, con esecuzioni organistiche al termine delle funzioni religiose ad opera di studenti eccellenti delle tre istituzioni di alta formazione artistica.
Il ventaglio dell’offerta musicale soddisfa tutti i gusti: dalla classica alla contemporanea, con solisti, cori, gruppi e orchestre, operetta, jazz e musiche dal mondo in varie formazioni,oltretutto un focus sulla Spagna che porterà valenti musicisti dalla cugina terra iberica e giovani e talentuosi ensembles provenienti dalla classe di musica da camera dalla Fondazione Luigi Bon, preparati dalla professoressa Federica Repini.
I primi concerti del cartellone “Carniarmonie 33”
Il concerto debutto è venerdì 12 luglio alle ore 20.30 al Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo, con l’Fvg Orchestra diretta da Florian Krumpöck, pupillo di Daniel Barenboim, ed Elisso Bolkvadze al pianoforte, musicista georgiana che Zubin Mehta ha definito dal “perfetto controllo sullo strumento”, firma dell’etichetta Sony Bmg ed Artista Unesco per la Pace. Programma sublime con l’Ouverture dall’“Egmont” ed il “Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in do maggiore” di Beethoven, mentre di Mendelssohn verrà eseguita la “Sinfonia italiana n. 4 in la maggiore”.
Carniarmonie prosegue il giorno seguente, sabato 13 luglio alle ore 20.30 ad Ampezzo, nel retro della chiesa della Beata Vergine del Rosario e S. Daniele Profeta (in caso di maltempo al Teatro Scuola Materna), con il concerto dal titolo “Barlums. Canti d’inchiostro”, progetto nato dal recente album edito dall’etichetta Folkest Dischi. Sei strumentisti specializzati in composizioni folk d’autore, si ispirano ai canti della tradizione orale friulana trovando una guida nel libro di Carlo Ginzburg “Il formaggio e i vermi”, per aprirsi ad altre suggestioni tra miti popolari.
Il meglio del pop americano ed altri evergreen, dal grammofono al grande schermo, con musiche di Williams, Rota, Gershwin, Porter, Carmichael, Lennon ed altri, eseguiti da The Palm Court Quartet con videoproiezioni, è il tema cross-over dello spettacolo di giovedì 18 luglio, alle ore 21.00, a Palazzo Calice di Paularo (in caso di maltempo all’Auditorium Linussio).
Sabato 20 luglio alle ore 20.30 nella chiesa di S. Giorgio Martire a Preone c’è “Il Tempo ritrovato” con l’arpista Emanuela Battigelli e la pianista Luisa Valeria Carpignano, concerto anticipato alle ore 18.00 dall’appuntamento “Biblioteca dei libri viventi” a Palazzo Lupieri, con la rappresentazione teatrale “Giobbe. Storia di un uomo semplice” in collaborazione con Css.
I concerti del mese di luglio aprono ad agosto e settembre ricchi di altre sorprese
Il largo e variegato cartellone, tra i numerosi ospiti di un ricco calendario, vede nel primo mese di programmazione: “Ozon Sea Trio” ad Invillino di Villa Santina (22 luglio), Mauro Ottolini con la sua band e l’Fvg Orchestra in “Nada Màs Fuerte” a Pontebba (24 luglio), il “Trio Andrea Palladio” a Rivo di Paluzza (25 luglio), l’omaggio alla Spagna con rinomati artisti spagnoli tra “Flauti, virtuosismi e belcanto” a Fresis di Enemonzo (26 luglio), “Squilli barocchi” con il trombettista Vincent Campos e l’organista Javier Caballero Ros a Piano d’Arta Terme (27 luglio), la prima di “Dopomessa” a Luint di Ovaro (28 luglio) e la sera “Tromba Fantasy” con l’Accademia d’Archi Arrigoni a Socchieve, e ancorq il progetto del Coro Fvg diretto da Anna Molaro, con il pianista Matteo Andri, insieme nell’oratorio di Schumann “Der Rose Pilgerfahrt” ad Ovaro (30 luglio).
E questo ad anticipare i mesi di agosto e settembre ricchi di tante altre sorprese, dove non manca il teatro musicale, la varietà di generi, stili e forme, dalla musica colta alla popolare, a riverberare gli incantevoli profili della montagna friulana.