Rinnovati gli aiuti contro il carovita in Friuli.
Prefetture, Caritas e Fondazione Friuli fanno ancora fronte comune contro il carovita e mettono a disposizione ulteriori 200mila euro per le famiglie friulane in difficoltà, rinnovando il progetto “Energia Solidale”.
Stamattina, 7 febbraio, infatti, è stato nuovamente sottoscritto il Protocollo d’Intesa già siglato il 30 novembre 2022 e che vede coinvolti le Caritas dell’Arcidiocesi di Udine e della Diocesi di Concordia Pordenone e Fondazione Friuli, unitamente al sostegno delle due Prefetture di Udine e Pordenone nel ruolo di soggetti facilitatori, per fornire un aiuto pratico e immediato alle persone che non riescono a far fronte alle esigenze primarie a causa della crisi energetica e della impennata generalizzata dei prezzi.
Il bilancio del primo accordo.
Grazie al fondo di 300.000 euro messo a disposizione nel 2022, nella provincia di Udine attraverso i 10 Centri di Ascolto diocesani, sono state 686 le persone (di cui 160 famiglie e 69 singoli) che, residenti in 60 comuni della provincia, hanno potuto beneficiare del sostegno, per un totale di 229 accessi (di cui 125 cittadini italiani).
Del fondo, circa 74.000 euro hanno saldato le spese per utenze energetiche (con una media di 290 euro per l’energia elettrica e 500 euro per il gas); circa 32.000 le spese arretrate per affitti (con una media di 680 euro); 13.000 euro hanno sanato 10 situazioni debitorie per spese condominiali arretrate (con una media di 1.300 euro).
Di rilievo anche gli aiuti per l’acqua potabile (10.500 euro, con una media di 240) e per la liquidazione di cartelle esattoriali (6.600 euro). Altri 14.000 euro circa hanno supportato spese scolastiche, assicurazioni Rca, abbattimento rate mutui e spese di trasporto.
Nel territorio della provincia di Pordenone, sempre attraverso i Centri di Ascolto delle Foranie, sono stati seguiti 105 nuclei famigliari per un totale di 311 persone. La maggior parte delle spese coperte hanno riguardato canoni di locazione (42%), spese per la mensa e aiuti alimentari e spese sanitarie (31%), mentre la parte rimanente è stata utilizzata per far fronte a utenze e spese condominiali.
Il 52,3% dei nuclei ha al suo interno un percettore di reddito da lavoro, la maggioranza dei quali con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Quasi il 20% invece è percettore di pensione. Si tratta di uno spaccato che impone narrative diverse rispetto alla percezione dominante. Nella provincia di Pordenone, inoltre, di concerto con Fondazione Friuli e la Prefettura una parte dei fondi è stata utilizzata per sostenere da inizio novembre la fornitura di pasti a 114 persone in “emergenza freddo”, con una media di 90 pasti al giorno.
Le novità del nuovo protocollo.
Visti gli ottimi risultati e l’opportunità di confermare l’impegno a proseguire il progetto anche per il 2024-2025, si è proceduto quindi alla sottoscrizione del nuovo Protocollo d’Intesa tra i Prefetti di Udine e Pordenone, Domenico Lione e Natalino Domenico Manno, il Presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, i Direttori della Caritas dell’Arcidiocesi di Udine e della Diocesi di Concordia Pordenone, Don Luigi Gloazzo e Andrea Barachino.
Il nuovo Protocollo, grazie alla disponibilità di Fondazione Friuli e al sostegno di Intesa Sanpaolo, metterà a disposizione 200.000 euro finalizzati, in linea con la passata edizione, non solo al pagamento delle bollette, dei canoni di locazione e delle spese connesse all’attività lavorativa (quali trasporto, assicurazione e riparazione auto), ma anche all’acquisto di alimenti e di strumenti per il risparmio energetico e pure a forme di micro credito.
Inoltre, inserisce il sostegno a due interventi innovativi in campo sociale: quello per attività finalizzate al reinserimento lavorativo e abitativo della popolazione carceraria e quello per l’integrazione delle persone immigrate.
La gestione del fondo sarà sempre affidata alla Caritas Diocesana di Udine e alla Caritas Diocesana di Concordia Pordenone e verrà attuata attraverso la rete dei propri Centri di Ascolto i quali, oltre a fornire una risposta ai bisogni più urgenti svolgono prima di tutto una preziosa funzione di orientamento e accompagnamento delle persone.
Il Protocollo di cui oggi si è proceduto al rinnovo rappresenta dunque una virtuosa modalità di collaborazione tra istituzioni, perché vede due Prefetture, Enti del Terzo settore e la Fondazione Friuli, da sempre attenta agli aspetti sociali, impegnati sullo stesso progetto per andare incontro congiuntamente, attraverso azioni solidali concrete, alle persone e alle famiglie che si trovano in difficoltà.