Carceri che scoppiano: in Italia sovraffollamento al 131%. In Friuli Venezia Giulia al 142,9%

I numeri del report sulle carceri pubblicato dal Garante nazionale: le carcere del Friuli sono sovraffollate oltre la media italiana.

Le carceri del Friuli risultano sovraffollate oltre la media nazionale. Lo dicono i numeri. I detenuti presenti nelle carceri italiane sono 61.465, mentre i posti regolarmente disponibili risultano 46.898 (con una capienza regolamentare di 51.282). L’indice di sovraffollamento si attesta qundi, dato nazionale, al 131,06%. E’ quanto emerge dal report sul sovraffollamento nelle carceri pubblicato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e che si basa sui dati ufficiali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap).

Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, i detenuti presenti sono 686, a fronte di una capienza regolamentare di 484, e di 480 posti regolarmente disponibili. Il sovraffollamento risulta quindi essere del 142,92%.

Secondo i dati forniti sono 149 (pari al 78%) gli Istituti con un indice di affollamento superiore al consentito che in 50 Istituti risulta superiore al 150%. “Da un ulteriore approfondimento si evince che tale criticità è dovuta all’attuale inagibilità di diverse camere di pernottamento e in alcuni casi di intere – si legge nel report – sezioni detentive, come per esempio San Vittore, a Milano, dove l’indice di sovraffollamento si attesta al 220,98% ed è l’Istituto che sui 190 detiene il massimo primato”.

La visita al carcere di Gorizia.

Solo pochi giorni fa la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) aveva visitato il carcere circondariale di Gorizia incontrando la direttrice, Caterina Leva, il personale e gli operatori carcerari.

“Come verificato – afferma la Fasiolo in una nota – il sovraffollamento, che vede 81 detenuti in luogo dei 53 previsti, è aggravato dal caldo che crea nelle celle un disagio generale e persino negli uffici, privi di condizionatori. Ho auspicato che la Regione dia seguito quanto prima all’emendamento approvato sulla sanità penitenziaria per rispondere al bisogno di personale specialistico, sia di medicina generale, sia di psicologi e psichiatri, ma anche di assistenti sociali a disposizione dei carcerati”.