Cambiamento climatico, il Friuli rischia di perdere ben 72 prodotti tipici

A rischio estinzione 72 prodotti tipici del Friuli.

Dai formaggi ai salumi, fino alla verdura: il cambiamento climatico ha conseguenze su agricoltura e allevamento, e quindi sui prodotti alimentari tipici, anche in Friuli Venezia Giulia. Anzi, la nostra regione è la quinta più a rischio in Italia.

Secondo una ricerca di BonusFinder Italia, che ha analizzato 1200 prodotti alimentari complessivi, sono ben 72 quelli del Fvg che rischiano l’estinzione. Sulla stima dei dati di Copernicus.eu, entro il 2040 il nostro territorio dovrà fare i conti con un aumento della temperatura di quasi un grado e delle precipitazioni di 1.11 millimetri con fenomeni violenti sempre più frequenti. Numeri che paiono piccoli ma che sull’equilibrio della natura hanno un impatto devastante.

Sulla base dell’elaborazione dei fattori, quindi, il Fvg ha ottenuto un punteggio di rischio pari a 6,36, quinta dietro al Piemonte (che ha il record negativo di rischio), Lombardia, Campania e Sicilia. I cambiamenti potrebbero avere un impatto sull’allevamento degli animali e sulla produzione di formaggi e salumi e su prodotti DOP e IGP che svolgono un ruolo fondamentale nel settore agricolo della regione, come ad esempio il Montasio e la Pitina, così come alcune varietà di mele.

I prodotti tipici del Friuli a rischio estinzione.

Oltre a quelli già citati, nel nostro territorio rischierebbero di scomparire peculiarità come i Cjarcons, il radicchio Rosa di Gorizia, diversi tipi di mais Cinquantino (così come il mais rosso di Aquileia), le pere Klotzen dell’Alpe Adria, il formaggio Carulat e il Çuç di mont, il vitigno Cjanorie, ma anche i fagioli della Val Chiarsò e di Pesariis, il brovadar di Moggio Udinese, gli asparagi rosa di Nogaredo al Torre e l’aglio di Resia. Solo per fare alcuni esempi.