Pericolo di meningite da zecche in Friuli Venezia Giulia.
Il gran caldo delle ultime settimane ha portato con sè anche il rischio zecche: sono due, fino ad ora, i casi di Tbe, ovvero meningoencefalite da zecca, registrati in Friuli Venezia Giulia. E uno di questi riguarda un paziente rientrato dal Cadore e ricoverato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine in gravi condizioni.
Il professore Carlo Tascini, direttore della clinica di malattie infettive presso il Santa Maria, ha spiegato al Messaggero Veneto l’importanza di concentrarsi sulla prevenzione, in particolare attraverso la vaccinazione, soprattutto per coloro che sono più vulnerabili e potrebbero sviluppare forme severe di Tbe.
Il morso della zecca.
Nonostante il morso di zecca non sia di solito pericoloso per la salute umana, non va sottovalutato poiché può causare malattie come infezioni, encefalite (Tbe), malattia di Lyme (che può manifestarsi con sintomi come mal di testa, febbre, affaticamento), e anche la meno conosciuta babesiosi, che in Italia è ancora rara ma ha visto un aumento dei casi negli stati Nord-orientali degli Stati Uniti dal 2011 al 2019.
La migliore forma di prevenzione è in ogni caso la vaccinazione. In Friuli Venezia Giulia, considerato un’area a rischio, il vaccino è gratuito dal 2013. Dal 2004, nell’ambito dell’ASUFC, sono state somministrate oltre 200.000 dosi di vaccino e attualmente ne vengono somministrate circa 9-10.000 all’anno. La copertura vaccinale contro la Tbe in provincia è attualmente dell’8%, ma varia da zona a zona.
Mentre a Lignano il vaccino non è previsto, nei distretti di Tolmezzo e Gemonese la copertura raggiunge il 25%, e in alcuni comuni addirittura il 50%. La vaccinazione dovrebbe avvenire tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Il ciclo vaccinale prevede tre dosi somministrate nell’arco di 12 mesi, e le prime due dosi già garantiscono una buona copertura. Successivamente, sono previsti richiami ogni 3 anni e poi ogni 10 anni.
In caso di morso cosa fare.
In caso di morso di zecca, è importante evitare di schiacciarla, perchè in questo modo si potrebbero inoculare i batteri direttamente nella pelle della persona morsa. È necessario rimuovere la zecca delicatamente, utilizzando preferibilmente delle pinzette, evitando di lasciare parti del suo corpo nella pelle. Per farlo è bene utilizzare guanti e non toccare mai l’animale a mani nude.
Non è consigliabile utilizzare alcol, acetone, trielina, ammoniaca, olio o altre sostanze, poiché potrebbero non essere efficaci per rimuovere tutto il corpo della zecca. Dopo aver rimosso la zecca, è importante disinfettare la zona e osservarla attentamente per un mese. In ogni caso è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di base, che può consigliare la giusta profilassi.