La storia dei friulani in Brasile e dei loro discendenti in un documentario.
Arrivarono in Brasile tra Ottocento e primo Novecento e vi portarono la marilenghe, di cui ancora adesso i loro discendenti conservano memoria: a portare alla luce questa tradizione orale antica è stato il Progetto Mandi, che ha raccolto le testimonianze di diverse persone che ancora parlano la lingua friulana nei Comuni della Serra Gaúcha (Bento Gonçalves, Monte Belo do Sul, Santa Tereza e dintorni), nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul.
Una zona nota per il “talian”, lingua riconosciuta dalle istituzioni locali e basata sul dialetto veneto, visti i numerosi immigrati provenienti da quell’area d’Italia. Ma fino ad ora poco si sapeva dell’eredità friulana di queste zone. Circa il 4% degli italiani che vi si stabilirono a partire dal 1875 erano infatti friulani. Proprio il citato progetto Mandi – realizzato dalla Sezione brasiliana di EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) con fondi della sede centrale italiana di EFASCE (a Pordenone) che li ha ricevuti dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – ha permesso di riscoprire la storia di questa emigrazione.
Le interviste sono alla base di un emozionante documentario del regista Leandro Menzen, anche lui di origini friulane: un’intensa carrellata di testimonianze tra ricordi d’infanzia, filastrocche imparate dai propri nonni, parole friulane ancora utilizzate nella quotidianità, villotte cantate con le lacrime agli occhi. Una favola in particolare, “La pulç e il pedoli” (La pulce e il pidocchio) è stata raccolta in un libro per l’infanzia illustrato e in edizione bilingue friulano/portoghese (Pulga e piolho), destinato alle scuole di quella zona. A leggerla nel video, con un friulano praticamente perfetto, un’anziana discendente friulana che ascoltò il racconto dalla sua nonna. Sia per il video che per il libro EFASCE Brasil ha ricevuto anche il sostegno del Comune di Monte Belo do Sul e dell’azienda Tramontina.
“Inoltre – spiega Argel Rigo coordinatore EFASCE Brasile – il libretto è stato distribuito ai 20 Segretariati EFASCE presenti in Brasile, oltre ai Segretariati dell’America del Sud e alle entità culturali. Sta avendo un riscontro molto positivo alla pari del documentario. Un grande ringraziamento alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e ad EFASCE per aver sostenuto questo progetto di conservazione della memoria così importante”.
“Siamo felici – aggiunge Gino Gregoris presidente di EFASCE – che questo progetto che abbiamo finanziato con la Regione abbia potuto permettere la raccolta di una testimonianza della nostra emigrazione in Brasile che, con il passare degli anni, rischiava di andare perduta. Complimenti ad Argel Rigo, a Leandro Menzen e a tutta la squadra del progetto Mandi per questo prezioso impegno”.