Il Consorzio dei Boschi Carnici è uno dei vincitori del premio “Comunità Forestali Sostenibili 2024”, organizzato da PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale, e da Legambiente. La premiazione si è svolta nel corso di Ecomondo 2024, la fiera internazionale dedicata alla green e circular economy svoltasi a Rimini dal 5 all’8 novembre.
Servizi Ecosistemici: certificazione della “Tutela della Biodiversità” per il Consorzio dei Boschi Carnici
Il Premio per il Servizio Ecosistemico è stato vinto dal Consorzio Boschi Carnici per l’ottenimento della Certificazione PEFC per la tutela della biodiversità e per le attività svolte nell’ambito del progetto NETFo – NET of Forests, un progetto di economia forestale collaborativa nato per organizzare una gestione forestale multiproprietario con l’obiettivo di superare i problemi derivati dalla frammentazione fondiaria che spesso si traduce in una non gestione di molte aree boscate.
L’abbandono delle foreste può avere infatti effetti drammatici, com’è evidente nel caso delle aree alpine del nord-est, Carnia compresa, prima colpite dalla disastrosa tempesta Vaia e poi dall’infestazione di bostrico tipografo. Il Consorzio, che ha ottenuto la Certificazione della biodiversità PEFC, ha basato le proprie attività su una piattaforma di forest sharing all’interno della quale i proprietari possono mettere a disposizione i propri fondi per una gestione condivisa e dove è possibile trovare strumenti utili alle attività gestionali come l’early warning, un servizio di allerta precoce basato su immagini satellitari in grado di indicare i boschi di abete rosso suscettibili all’attacco del bostrico.
Il premio.
Giunto alla sua 6a edizione, il premio intende valorizzare le buone pratiche di gestione territoriale e forestale, evidenziando i progetti virtuosi capaci di avviare nuovi percorsi e sostenendo le iniziative utili a creare quanti più strumenti possibile per proteggere e migliorare la qualità del patrimonio boschivo nazionale e dei servizi ecosistemici correlati, tutelando la biodiversità e creando valore culturale e identitario.
Sono sei i riconoscimenti assegnati, relativi alle seguenti categorie: miglior Gestione Forestale Sostenibile; migliore Filiera Forestale; miglior Prodotto di Origine Forestale; miglior Servizio Ecosistemico; migliore Valorizzazione Forestale e il premio Green Communities.
Gli altri premiati.
I boschi di San Francesco vincono il premio per la gestione forestale sostenibile
Il progetto vincitore del Premio Gestione Forestale Sostenibile riguarda l’ottenimento della certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile PEFC da parte dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (AFOR) per alcuni boschi del Parco Regionale del Monte Subasio, che si estende tra i comuni di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra (PG). Faggete, leccete, orno-ostriete, cipressete, boschi misti di querce e latifoglie, abetine, pinete di pino d’Aleppo, boschi di cedro, douglasie, pinete di pino domestico e marittimo: un totale di 2.313,39 ettari, situati nel Complesso Demaniale Regionale del Monte Subasio, gestiti in modo sostenibile e certificati da CSQA – Certificazione Sicurezza Qualità Agroalimentare. Il territorio del Subasio, già oasi di biodiversità riconosciuta dalla Rete Europea Natura 2000, è permeato dalle orme di San Francesco, primo ecologista della storia che ha abitato quei boschi narrati nei suoi cantici.
Le abetine delle Foreste Casentinesi riportano in vita gli edifici monumentali
Per la categoria Migliore Filiera Forestale è stato premiato il progetto A.BI.E.S. – Abete Bianco Edifici Storici guidato dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino e finanziato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi M. Falterona e Campigna grazie ai fondi del bando “Parchi per il clima” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”. Il Progetto coinvolge anche l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del CNR, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi Firenze e Compagnia delle Foreste per la cura delle attività di comunicazione.
Grazie al lavoro congiunto di queste organizzazioni è stato possibile certificare parte delle abetine comprese nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi promuovendo un sistema di tracciabilità del legname e di certificazione della catena di custodia per garantire totale trasparenza e tracciabilità. Il materiale ottenuto dagli interventi di selvicoltura trova nuova vita nella realizzazione di travi di legno massiccio di grandi dimensioni, in particolare finalizzate agli interventi di restauro su edifici monumentali.
I prodotti certificati e lo showroom total wood di Tabu
Il Premio Miglior Prodotto di Origine Forestale è stato assegnato a Tabu S.p.A. (acronimo di Tagliabue, nome della famiglia fondatrice). La realtà lombarda, fondata nel 1927 e oggi con la terza generazione alla guida, ha rivoluzionato l’industria del mobile sviluppando un processo di tintura nel profondo della fibra legnosa del piallaccio, garantendo colori uniformi e ripetibili su larga scala. Inoltre, ha ottenuto la certificazione PEFC per la sua produzione di piallacci, multilaminari, pavimenti, boiserie e altro, con alberi tra cui abete rosso e bianco, acero, betulla, ciliegio, douglas, olmo, frassino, larice, noce e tiglio tutti provenienti da fonti controllate. In particolare, il prodotto premiato è un piallaccio di legno naturale realizzato con frassino proveniente dal nord Italia.
Il riconoscimento a Tabu Spa è legato anche alla sua capacità di realizzare lavorazioni “sartoriali” messe in mostra anche presso la “Casa Tabu Milano”, spazio che nasce dalla richiesta da parte del mondo della progettazione per l’interior design di avere una biblioteca di piallacci in vero legno tinto, naturale e multilaminare a disposizione in varie forme nella zona a più alta densità di progettisti e designer. Si tratta di uno showroom total wood sia con esempi concreti di realizzazione di arredi, pavimenti, oggetti d’arte realizzati con piallacci. Casa Tabu Milano è un hub internazionale per chi sceglie il vero legno da rivestimento, uno scrigno di contenuti in Brera visitato annualmente da professionisti di provenienti da ogni parte del mondo, dove il saper fare del nostro made in Italy viene magnificato dalla bellezza e dalla naturalità del legno.
La valorizzazione forestale passa anche dal bilancio di sostenibilità
Il Premio per la miglior Valorizzazione Forestale è stato consegnato a Vigolungo S.p.A., azienda che da oltre un secolo opera nella lavorazione del legno e nella produzione di pannelli in compensato. La realtà piemontese ha ricevuto il riconoscimento per le sue iniziative di sostenibilità ambientale e responsabilità aziendale e per la decisione di raccontarle al pubblico attraverso la pubblicazione del suo secondo bilancio di sostenibilità, che ne sottolinea l’impegno green e una scrupolosa adozione delle strategie ESG. Tra le azioni più virtuose, l’installazione nel 2023 di un aerocondensatore, che ha contribuito a ridurre i consumi idrici dell’85%, e di un impianto fotovoltaico che, messo in funzione a novembre 2023, ha prodotto nei primi 6 mesi del 2024 un totale di 459.193 kWh.
Inoltre, l’azienda, solo nel 2023, ha venduto pannelli per un totale di 41.747 metri cubi che contribuiranno a stoccare 42.000 kg di CO2 all’interno delle abitazioni, grazie all’utilizzo del legno certificato, sottolineando l’impegno dell’azienda piemontese nella riduzione delle emissioni di carbonio e nella promozione di pratiche sostenibili.
Green communities: buone pratiche, economie locali e gestione partecipativa
Il premio per la categoria Green Communities è stato riconosciuto alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio per il suo progetto Green Community, i cui obiettivi sono: la promozione di pratiche di gestione forestale sostenibile, che includono la certificazione forestale e la valorizzazione dei terrazzamenti, preservando territorio agricolo; l’implementazione di strategie di recupero per le aree colpite dalla tempesta Vaia e l’adozione di pratiche che favoriscano la resilienza del bosco in caso di futuri eventi estremi; la valorizzazione delle risorse locali, come il riutilizzo strategico del legname abbattuto per progetti di economia locale; la creazione di programmi di educazione ambientale, per informare le comunità sui benefici delle certificazioni forestali; la collaborazione tra enti locali, associazioni e cittadini per gestire le foreste in modo partecipativo.