Boom delle bollette, anche l’acqua costa di più: ecco quanto pagano i friulani

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I rincari della bolletta dell’acqua.

Brutte notizie per i friulani: anche la bolletta dell’acqua diventa più cara. A dirlo sono le analisi uscite in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che nel 2022 hanno registrato un aumento della spesa a carico degli utenti.

Secondo lo studio dell’Osservatorio Tariffe&Prezzi di Cittadinanzattiva, l’anno scorso in Friuli Venezia Giulia, una famiglia ha speso in media 448 euro, che rimane sotto la media nazionale (pari a 487 euro), ma che segna un aumento del 6,6 per cento rispetto al 2021. La stima è stata calcolata considerano un nucleo di 3 componenti e un consumo annuo di 192 mc.

All’interno della regione, permangono delle forti differenze: si va dai 606 euro di Trieste (+7,2 per cento) ai 341 di Udine (+5,9 per cento) mentre a Gorizia si pagano in media 473 euro (+7,9 per cento) e a Pordenone 370 euro (+4,7 per cento). Udine, quindi, è dove si paga la tariffa più bassa, ma secondo uno studio Ircaf è anche una delle città in Italia che negli ultimi sei anni ha registrato gli incrementi maggiori (più 44,35 per cento dal 2017).

Cittadinanzattiva ha anche raccolto i dati sulla dispersione idrica: a livello nazionale, l’acqua persa dal sistema è il 42 per cento di quella immessa; in Friuli Venezia Giulia, il culmine del problema si ha a Gorizia dove si disperde il 44,6 per cento della risorsa idrica mentre va decisamente meglio a Pordenone con il 14,3 per cento; sotto la media nazionale anche Udine (24,2 per cento) e Trieste (38,9 per cento). Se si guardano le dispersioni idriche a livello provinciale, invece, la situazione si capovolge, con il 51,6 per cento di Pordenone mentre nelle altre tre province la percentuale rimane tra il 38 e il 39 con una media regionale del 42 per cento.

Dati che dovrebbero far riflettere: l’acqua, infatti, sta diventando sempre di più una risorsa preziosa, soprattutto considerando l’allarme siccità che già stiamo vivendo dalla scorsa estate e che non è affatto rientrato. Secondo Cittadinanzattiva con un uso più consapevole si potrebbero ridurre i consumi a 150 mc annui, con un risparmio per le famiglie friulane di 110 euro l’anno.