La decisione presa dal Consiglio Generale di Confindustria Udine.
Alle famiglie di tutti i bambini e tutte le bambine che decideranno di venire al mondo il primo giorno dell’anno Confindustria Udine ha deciso di donare mille euro.
“Un gesto simbolico per ora – spiega l’associazione degli industriali –, ma nulla vieta possa diventare sempre più concreto in futuro, che vuole porre l’accento sul fatto che il mondo produttivo non intende solo parlare di natalità, ma vuole agire e stimolare iniziative fattive per supportarla. Il Consiglio generale di Confindustria Udine, infatti, ha deciso di agire con questo Bonus bebè di capodanno – proseguono da palazzo Torriani – per dare un segnale di attenzione alla comunità e al territorio supportando le famiglie dei bambini nati il primo giorno del 2021”.
L’accento che Confindustria pone è quello sulla questione anagrafica “che rappresenta – commenta l’ex presidente degli industriali friulani Adriano Luci – un’autentica bomba a orologeria per la tenuta del nostro sistema sociale ed economico. Questa nostra iniziativa, naturalmente, rappresenta soltanto una piccola parte di un’assunzione di responsabilità e di impegno che deve necessariamente essere collettiva e di prospettiva”.
In Fvg, al 1° gennaio 2020, stando ai dati diffusi da Confindustria Udine, il numero di residenti era pari a 1.211.357 unità, 4.180 in meno rispetto all’anno precedente. Sembra proseguire dunque la dinamica negativa iniziata sei anni fa, quando gli abitanti in regione avevano sfiorato quota 1.230.000, 18.000 in più rispetto al dato attuale. Il calo osservato sempre dagli industriali nell’ultimo anno si è concentrato nella provincia di Udine (-2.758 unità, pari a -0,52%), ma è stato consistente anche in quella di Trieste (-945 residenti, pari a -0,40%). Le province di Pordenone (-0,05%) e Gorizia (-0,24%) presentano una maggiore tenuta.
“Questo simbolico bonus bebè di capodanno – conlcude la presidente Anna Mareschi Danieli – vuole contribuire a promuovere una riflessione generale e rinnovare lo sprone del mondo produttivo al decisore pubblico, affinché, a tutti i livelli, le politiche di sostegno alla famiglia e alla natalità figurino in cima all’agenda di governo, prima che sia troppo tardi. Per misurare effetti efficaci in proiezione futura, infatti, abbiamo bisogno di scelte forti fatte ora e destinate a durare”.