Sono caduti nel pordenonese i frammenti del bolide luminoso che martedì 23 luglio era entrato nell’atmosfera. L’evento è stato documentato da tre stazioni della rete Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) situate a Trento, Rovereto e Novezzina, che hanno catturato l’intero fenomeno con precisione scientifica.
Il bolide è stato visibile ad occhio nudo, grazie alla sua eccezionale luminosità. Questo ha suscitato un ampio interesse tra la popolazione, tanto che l’International Meteor Organization (IMO) ha registrato ben 171 segnalazioni, non solo dall’Italia, ma anche da Austria, Germania e Croazia.
Il meteoroide, delle dimensioni di 10-20 cm di diametro, è entrato in atmosfera alla velocità di quasi 14 km/s ad una quota di circa 70 km, quasi sulla verticale di Bassano del Grappa.Il bolide, dopo una brillante corsa di circa 6 secondi, si è estinto in prossimità di Pordenone, a un’altitudine di circa 35 chilometri. Tuttavia, il viaggio della meteora non si è concluso lì: alcuni frammenti hanno continuato la loro corsa nella fase cosiddetta di “volo buio”, precipitando verso la Terra.
Dove potrebbero essere caduti i frammenti del meteorite.
Gli esperti di Prisma hanno condotto un’accurata analisi dei dati raccolti, che ha permesso di delineare la possibile area di caduta dei frammenti.
I frammenti più piccoli e leggeri, dell’ordine di poche decine di grammi, potrebbero essere caduti nella zona più a Ovest, in corrispondenza del territorio che si trova tra Domanins ed Aurava, fino al fiume Tagliamento dove potrebbero trovarsi frammenti dell’ordine di 100-300 grammi.
I residui più pesanti, dell’ordine di parecchi etti, dovrebbero trovarsi invece sulla sinistra orografica del Tagliamento, tra San Odorico e Redenzicco, fino a Grions.