Bando Restauro 2025: come funziona il contributo per recuperare i tesori del Friuli

Presentazione bando restauro 2025

Presentato il nuovo Bando Restauro della Fondazione Friuli.

Il nuovo Bando Restauro della Fondazione Friuli intende sostenere il recupero e la valorizzazione di un patrimonio culturale locale che rappresenta l’identità delle piccole comunità. Le novità dell’edizione 2025, l’ottava, sostenuta sempre da Intesa Sanpaolo, sono state illustrate dal presidente Giuseppe Morandini, intervenuto alla presentazione fatta in palazzo Antonini-Stringher a Udine, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche la soprintendente Valentina Minosi e il vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura Mario Anzil.

“Questa tipologia di bando ha sempre caratterizzato l’attività della Fondazione Friuli fin dalla sua nascita nel 1992 portando alla realizzazione di oltre 1.100 interventi – ha detto il presidente Morandini -. Dal 2018 a oggi, grazie anche a Intesa Sanpaolo, ha messo a disposizione quasi 3 milioni di euro generando interventi di salvataggio del nostro patrimonio storico, artistico e culturale per quasi 22,4 milioni di euro. Un effetto moltiplicatore, cioè, pari a 8 che rende bene l’idea di come la collaborazione virtuosa tra Fondazione, enti pubblici e il territorio consenta di dare un futuro al nostro passato e di valorizzare piccole e grandi opere che rappresentano prima di tutto la nostra identità”.

Aperto a progetti di Recupero per spazi ed edifici inutilizzati.

Una declinazione particolare del bando, che si è via via affermata negli anni, è il recupero di spazi ed edifici inutilizzati destinandoli a centri di aggregazione sociale e culturale. Quale esempio di questo è stato portato il progetto ideato da Oplon, un’associazione di giovani creata a Tramonti di Sotto. Come ha spiegato la presidente Camilla Vignaduzzi, è stata recuperata una casa colonica immersa in un bosco di 4 ettari sulle pendici del monte Ropa-Buffon, raggiungibile soltanto con un sentiero di 20 minuti a piedi e a poca distanza dalle celebri pozze smeraldine. Il progetto intende creare un polo culturale, ma anche una base per i turisti, dotato anche di foresteria, con lo scopo finale di “rimettere questa vallata nella mappa del turismo culturale regionale e oltre”.

A disposizione mezzo milione di euro: domande fino al 27 marzo.

Anche in questa edizione il Bando, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha una dotazione di 500mila euro a favore di progetti di restauro e valorizzazione di beni mobili e immobili di particolare rilevanza storico-artistica e di interventi edilizi di recupero su strutture destinate a centri di aggregazione. Gli interventi dovranno essere fatti nelle province di Pordenone e Udine. Il bando è rivolto a istituzioni ed enti pubblici, enti religiosi comprese le singole parrocchie, fondazioni e associazioni senza fini di lucro e, per quanto riguarda il recupero di centri di aggregazione, anche associazioni iscritte nel Registro regionale del volontariato, Aps e Onlus.

Le domande, corredate dal nulla osta della Soprintendenza in caso di restauro di beni artistici, devono essere inviate entro il prossimo 27 marzo. I beneficiari, poi, dovranno avviare i lavori di restauro entro un anno dalla notifica dell’assegnazione del contributo e concluderli entro 18 mesi dal loro inizio. In caso di beni soggetti a tutela, i restauratori incaricati dovranno essere iscritti nell’apposito elenco degli abilitati all’esercizio della professione.

Le dichiarazioni.

“Anche quest’anno confermiamo il nostro sostegno alla Fondazione Friuli per il nuovo bando restauro, che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio e le tradizioni delle comunità, di salvaguardare molti manufatti dalla dispersione e contribuire alla crescita della memoria collettiva” è il pensiero di Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo, rappresentata durante l’incontro a Udine da Gian Luca Crucianelli. “Siamo la banca di riferimento per la crescita economica, sociale e culturale del territorio con un ruolo attivo di tutela, recupero e promozione delle opere d’arte” ha concluso Niueddu.

“Esprimo il mio più sincero ringraziamento alla Fondazione Friuli e a Intesa Sanpaolo per il loro continuo impegno nel promuovere, edizione dopo edizione, il Bando Restauro – ha tratto le conclusioni Mario Anzil, vicepresidente e assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Friuli Venezia Giulia -. Con questa ottava edizione si conferma ancora una volta l’importante collaborazione che da anni sostiene la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. È grazie a questa sinergia che possiamo dare nuova vita a beni di straordinario valore storico-artistico, così rilevanti per le nostre comunità locali. Un investimento importante, quindi, che guarda al futuro e che permette di preservare le tradizioni secolari della nostra regione”.