L’azienda Specogna tra gli Small Giants di Forbes.
Piccole come dimensione, ma dei giganti per quanto riguarda il contributo che danno allo sviluppo economico, tecnologico e sociale del Paese: stiamo parlando delle Pmi, la spina dorsale del sistema Italia, cui Forbes dedica una sezione speciale, riconoscendo loro il ruolo fondamentale che giocano nell’affermazione del Made in Italy.
La rivista ha quindi raccolto le migliori 10 storie di successo per il 2023 tra le Pmi italiane tutte accomunate da un elemento: la capacità di compiere, nonostante le dimensioni modeste, dei passi da giganti, vincendo le sfide con resilienza e con una buona dose di coraggio. E, tra queste, c’è anche l‘azienda vinicola Specogna di Corno di Rosazzo. “Tre generazioni di vino Docg” è il titolo dedicato a questa realtà, di cui Forbes rimarca le “salde radici locali, ma un respiro internazionale“.
“Un’azienda a gestione familiare che può contare su tre generazioni di impegno e passione ma che allo stesso tempo ha una mentalità e una visione giovane senza dimenticare il proprio passato. Sono le ‘due facce della stessa bottiglia’, quella targata Specogna: una realtà friulana che partendo dai Colli Orientali – territorio che comprende l’intera formazione collinare della porzione orientale della provincia di Udine – esporta prodotti in tutto il mondo” cita la rivista.
“Nasce da terreni straordinariamente vocati alla viticoltura per composizione ed esposizione al sole. Tutti elementi che consentono di definire un prodotto unico, oggi amato in ogni angolo del pianeta. Perché c’è un’altra parola d’ordine in casa Specogna: la qualità. È la base da cui partire per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, come conferma l’inserimento di Cristian Specogna nel gruppo dei 50 migliori vignaioli al mondo. Il segreto? “Darci dentro senza mai fermarsi, sviluppare i propri progetti aprendo la visuale, confrontandosi e dialogando con tutti. È fondamentale comprendere quale sia il livello rispetto a chi lavora nel nostro campo, cercando di capire dove è necessario migliorare. E poi puntare a farci conoscere sempre di più”. I numeri sottolineano una condizione di eccellenza: 25 ettari coltivati a vigneti e 130mila bottiglie vendute in oltre 40 paesi”.