I rincari nei bar e nelle pizzerie del Friuli.
La tazzina del caffè, tanto amata dai clienti friulani per iniziare la giornata, ha già avuto il suo rincaro, arrivando in alcuni locali di Udine addirittura alla cifra record di 1,50 euro Ma l’espresso non è l’unico che sta subito un ritocco del prezzo verso l’alto. Gli fa compagnia anche la cara pizza, che a partire dalla più nota Margherita mangiarla peserà di più sul portafoglio. Colpa dell’aumento delle materie prime, del caro bollette e degli affari che, da due anni a questa parte, non vanno più a gonfie vele, dicono gli esercenti della provincia di Udine.
“Il lavoro da quando è iniziata la pandemia è rallentato per tutti, e l’aumento dei prezzi è stato inevitabile – confessa con amarezza la titolare Patrizia Gobbo, del bar-tabaccheria Barkola in viale Trieste -. Non abbiamo maniera di affrontare le spese, con gli affitti che non scendono. I costi della merce sono il tanto per sopravvivere. Non vogliamo approfittarci di nessuno”.
Segnala un calo del lavoro di almeno il 60 per cento negli ultimi mesi il titolare della Pizzeria al Cardinale di Remanzacco Giovanni Mascolo. “I rincari ci hanno colpiti a livello, ma il vero problema è sorto da quando hanno messo il green pass“, afferma Mascolo, che però promette: “Manterremo il prezzo fisso, per le pizze, nonostante la sera a fatica si riempiano i tavoli di clienti”. Nel centro di Udine, alla pizzeria Piccola Amalfi di via Pelliccerie, c’è Davide di Napoli. “Gli aumenti sulle verdure, la corrente, il gas e le tasse, non sono un buon segnale”, premette. “Non si può aumentare troppo il prezzo del prodotto finito altrimenti i clienti non vengono più, anche se dietro ci sono molte spese giustificate”, chiarisce. Da qui una conclusione necessaria: “Da noi i prezzi rimarranno invariati. Dopotutto il cliente cerca il risparmio e per agevolare la clientela manteniamo 5 euro a pizza in offerta speciale”. Non tutte le pizzerie, però, hanno sposato questa scelta. E così sui listini i prezzi sono stati arrotondati all’euro superiore.
Anche al Bar Matteotti di piazza San Giacomo il titolare Riccardo Spolverato del Bar Matteotti parla dell’effetto dell’aumento dei prezzi. “Ci sono stati dei rincari ma non abbiamo ancora aumentato i prezzi, anche se lo faremo purtroppo anche noi. Sicuramente anche a causa della pandemia siamo in un periodo ambiguo e la clientela, oltre che per i prezzi, è sempre minore”, afferma. E conclude dichiarando: “Per fortuna, la nostra attività è per 3/4 a condizione familiare. È questo che ci consente di mantenere il caffè a 1.40 euro“.