L’Azienda Sanitaria “a scuola” per migliorare l’accesso alle cure per le persone disabili

Percorso formativo per migliorare l’accesso alle cure delle persone con disabilità.

L’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) ha lanciato un’importante iniziativa formativa destinata al personale ospedaliero e ai servizi per la disabilità, con l’obiettivo di migliorare l’accesso e la qualità delle cure per le persone affette da disturbi del neurosviluppo, autismo e disabilità intellettiva.

“Questa iniziativa rientra nei diversi percorsi che l’ASUFC sta portando avanti per costruire un sistema sanitario in grado di rispondere pienamente alle esigenze di tutti i cittadini, inclusi quelli più vulnerabili”, ha dichiarato Denis Caporale, Direttore Generale dell’ASUFC. “Il progetto non solo migliorerà la qualità dell’assistenza sanitaria, ma contribuirà a creare una rete di supporto più efficiente e integrata tra sanità, servizi sociali e famiglie delle persone con disabilità”.

Il programma di formazione è stato sviluppato grazie alla collaborazione di Simone Zorzi, dirigente dei servizi per la disabilità, e Lucia Lesa, dirigente della direzione medica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. La realizzazione sarà affidata a Fabrizio Giorgeschi, esperto in disturbi del neurosviluppo e autismo, insieme a un team di professionisti sanitari dell’ospedale.

Il percorso formativo prenderà il via il 24 ottobre e si articolerà in cinque incontri, che si terranno nei mesi di ottobre e novembre. Gli incontri hanno una duplice finalità: da una parte, fornire al personale dei servizi per la disabilità le informazioni necessarie sul funzionamento degli ospedali e sui processi organizzativi, sia in emergenza sia per interventi programmati; dall’altra, formare il personale sanitario su pratiche psicoeducative di matrice comportamentale, utili a facilitare l’adesione alle cure da parte dei pazienti. Queste tecniche aiuteranno le persone con autismo e disabilità intellettiva a comprendere meglio l’esperienza ospedaliera e a partecipare attivamente alle procedure mediche.

L’obiettivo finale del progetto è la creazione di un protocollo condiviso per migliorare l’accoglienza e la gestione degli accessi ospedalieri per persone con disabilità e disturbi del neurosviluppo. Questo protocollo, una volta formalizzato dalla Direzione Generale dell’ASUFC, troverà applicazione inizialmente in alcune aree chiave dell’ospedale, come il Pronto Soccorso, l’area ambulatoriale, il punto prelievi e la Radiologia, incluse le prestazioni in emergenza. In questi contesti, i pazienti saranno accolti e accompagnati in maniera personalizzata, garantendo un supporto adeguato alle loro esigenze specifiche.

Il programma formativo si inserisce in un progetto più ampio, che prevede, tra le altre iniziative, l’implementazione futura di un sistema informatico in grado di riconoscere i bisogni specifici dei pazienti con disabilità, previa autorizzazione dei rappresentanti legali. “Questo sistema è attualmente in fase di progettazione”, ha aggiunto Caporale, “e, una volta operativo, consentirà un’assistenza ancora più personalizzata e tempestiva, migliorando significativamente l’esperienza di cura di questi pazienti”.

Questa prima fase del percorso formativo sarà ripetuta in futuro, con l’intento di estendere il protocollo sperimentale ad altri presidi ospedalieri della Regione Friuli Venezia Giulia. Al termine della sperimentazione, i risultati e le modalità operative saranno condivisi con le associazioni dei familiari e con i soggetti del terzo settore coinvolti nella cura delle persone con disabilità e disturbi del neurosviluppo, promuovendo una collaborazione attiva e una visione condivisa tra tutti gli attori.