E’ la prima fiera interamente dedicata alle creazioni handmade del territorio friulano e giuliano. Il suo nome è Artiera, in programma dal 5 al 7 maggio nei padiglioni della Udine e Gorizia Fiere di Torreano di Martignacco (l’ingresso sarà gratuito).
L’evento è stato presentato oggi nella sede della Camera di Commercio dal presidente dell’ente fieristico, Antonio Di Piazza (è intervenuta anche la componente del cda Francesca Cressatti), dalla consigliera della Cciaa di Pordenone e Udine Paola Veronese, dal presidente del movimento Giovani imprenditori di Confartigianato Udine Marco Battistutta. Presenti anche gli ideatori della fiera, Santana Fishta e Sara Gozzi per AdaLab e Alessia Coseano per Cotifam, Giancarlo Piccinin per il Guinness World Record.
Riscoprire antichi mestieri.
“Si tratta di un evento che dà la possibilità ai visitatori di scoprire, o riscoprire, antiche tradizioni e mestieri, cibo, arte, abbigliamento, musica e quel pizzico di magia che la nostra terra sa offrire – ha chiarito Fishta -. Una fiera organizzata con l’intento di creare una congiunzione tra presente, passato e futuro: una novità che guarda alla tradizione”. In tutto saranno una cinquantina gli espositori, con gli stand che saranno visitabili dalle 10 alle 19.
Sei le aree tematiche: abbigliamento, gioielli, casa e arredo, salute e bellezza, cibo e bevande, arte e tempo libero. “Ringrazio gli organizzatori per aver creduto in questo progetto, e mi auguro che sia solo la prima edizione di una lunga serie – ha commentato Di Piazza -. Anche se ormai è facile trovare tutto in internet, un evento come questo mette in evidenza l’importanza del contatto umano e della socializzazione, elementi che non passeranno mai di moda”.
Ci sarà un Guinness World Record.
Al di là degli espositori presenti, Artiera propone un ricco calendario di eventi collaterali, una joint venture con le scuole locali, un Guinness World Record, con il fotomosaico più grande del mondo. Ad Artiera 2023, infatti, si apre ufficialmente la pratica di creazione del record che si concluderà nell’edizione 2024 della fiera con la posa dell’ultima foto. “Creeremo il più grande foto mosaico al mondo, con 192 mila immagini – ha spiegato Piccinin -. Un’iniziativa che avrà un risvolto benefico, con l’avvio di una raccolta fondi a favore di un bimbo affetto da una grave malattia genetica regressiva”.
Opus Loci.
Come illustrato da Battistutta, tra i protagonisti di Artiera ci sarà anche Opus Loci, l’originale progetto della Camera di Commercio Pordenone-Udine che mette in rete le bellezze storico-artistiche e le eccellenze produttive dei cinque siti Unesco del Friuli Venezia Giulia: Aquileia, Cividale, Palmanova, Dolomiti friulane e Palù di Livenza. Un modo per unire cultura ed economia, attraverso percorsi sostenibili, da affrontare a piedi o in bici, alla scoperta tanto dei siti tutelati come patrimonio dell’umanità quanto di prodotti o servizi unici proposti dalle imprese.
In Fiera, Opus Loci si presenterà in uno stand di circa 50 metri quadri per promuovere le iniziative del progetto, l’attività di una decina di aziende che ne fanno parte e le possibilità di scoperta del territorio regionale attraverso le preziosità Unesco. Le aziende che hanno aderito alla rete di Opus Loci sono: Hotel Ristorante Patriarchi, Pasticceria Cioccolateria Mosaico, Ristorante la Colombara, Agraria Molino Milocco, Hotel Ai Dogi, l’Antica Coltelleria di Palmanova, Fattoria Gortani, Caffetteria Torinese, Abbigliamento Boccolini, Mada Temporary Lab & Co, Panificio del Foro, Latteria Sociale di Cividale, Azienda Agricola Stroppolatini, Trattoria Tre Re, Opificio Tds, Officine Alpine Il Ricamificio, Birrificio Foglie D’Erba, Zanini Maurizio apicoltura, Italy Trip Idea, Latteria di Aviano, Società Agricola Rive Col de Fer, Opificio Fred Jerbis.
Il coinvolgimento delle scuole.
In una società in cui si fa sempre più fatica a trovare persone per eseguire i lavori manuali, Artiera vuole rappresentare una vetrina per mostrare l’arte dei mestieri e gli artigiani del Friuli Venezia Giulia. “L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sull’importanza di queste figure professionali e sulla necessità di preservare le loro conoscenze e competenze”, hanno rimarcato gli organizzatori. Un evento pensato per valorizzare i mestieri e gli artigiani, offrendogli uno spazio per mostrare le loro creazioni e condividere le loro conoscenze con il pubblico, ma anche un evento rivolto alle nuove generazioni, con un’area pensata per le scuole del territorio, per le loro opere, per potersi confrontare e condividere storie, per aiutarli nella crescita e nel trovare nuovi stimoli. In particolare saranno coinvolti gli istituti d’arte e professionali che hanno preso parte al progetto “Udine Craft Week”.
Gli eventi collaterali.
Artiera è anche intrattenimento per adulti e bambini: numerosi eventi collaterali si terranno dal 5 al 7 maggio, tra cui una sfilata, un’esibizione di danza e teatro, laboratori organizzati dagli artigiani stessi per le famiglie. “Eventi di questo tipo – ha detto Battistutta – contribuiscono alla crescita del tessuto economico territoriale, dando modo alle attività locali di farsi conoscere al grande pubblico”. A chiudere è stata Cressatti: «Portiamo in fiera la concretezza dei prodotti “fatti a mano”. Una manifestazione frutto del dialogo con le categorie e i partner, che puntiamo a far diventare un appuntamento fisso nel panorama fieristico regionale. Ci sarà anche uno spazio – ha concluso – per lanciare ProgettoProgresso”.