L’obiettivo è aumentare i servizi per combattere lo spopolamento.
Un’importante iniezione di risorse arriva dal Governo per contrastare lo spopolamento delle zone montane e periferiche del Friuli Venezia Giulia. Sono stati infatti stanziati 4 milioni di euro per le Valli del Torre e Natisone, una delle nuove aree inserite nel Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (PSNAI). L’annuncio è stato dato da Sandra Savino, Sottosegretario all’Economia, a margine della riunione della Cabina di regia nazionale per lo sviluppo di queste aree, tenutasi a Roma.
L’investimento ha l’obiettivo di rafforzare i servizi essenziali per la comunità, come la sanità, la scuola, i trasporti e le infrastrutture digitali. “Questi fondi sono destinati a evitare lo spopolamento e a garantire nuove opportunità per chi vive lontano dai grandi centri”, ha dichiarato Savino.
Il Piano prevede infatti un finanziamento complessivo di 310 milioni di euro a livello nazionale, con 172 milioni destinati a 43 nuove aree, tra cui le Valli del Torre e Natisone. A livello regionale, il Friuli Venezia Giulia beneficia anche di un potenziamento delle aree già esistenti, come l’Alta Carnia e le Dolomiti Friulane, che vedranno nuovi investimenti grazie ai fondi europei e alla programmazione regionale.
L’area Alta Carnia è stata riperimetrata con l’inserimento dei Comuni di Raveo, Enemonzo, Villa Santina, Verzegnis e Sappada, rafforzando l’unitarietà dei territori montani dell’Alto Friuli. L’area Dolomiti Friulane, invece, è stata ampliata con i Comuni di Andreis, Arba, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Clauzetto, Fanna, Maniago, Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Sequals, Travesio, Vajont, Vito d’Asio e Vivaro estendendo così la portata degli interventi a un’area più vasta e coerente sotto il profilo socio-economico e infrastrutturale.
“Il nostro obiettivo è garantire pari opportunità a chi vive nelle aree interne – ha concluso Savino – assicurando l’accesso a servizi fondamentali come scuola, sanità, mobilità e connessioni digitali. Il Friuli Venezia Giulia è un esempio di resilienza e dimostra come investimenti mirati possano fare la differenza”.