Si potranno raccogliere informazioni utili sul lupo in Friuli.
Si chiama Andrea, è un giovane lupo maschio che vive in Friuli Venezia Giulia col suo branco. E’ stato catturato e dotato di collare satellitare: si tratta del primo caso in regione e le informazioni raccolte saranno utili per comprendere il comportamento di questo animale, nonché per la gestione del territorio.
L’esemplare è stato catturato nell’area della Pedemontana pordenonese, grazie a una collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Università di Udine. L’operazione, effettuata a fine ottobre in orario notturno, è stata coordinata dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano, con il supporto delle Stazioni forestali di Barcis, Claut, Maniago, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo e Pordenone del Corpo forestale regionale.
Il lupo, un maschio nato nella primavera del 2024 e del peso di oltre 30 chilogrammi, è stato rilasciato due ore dopo la cattura, riprendendo immediatamente il suo normale comportamento. Fa parte di un branco composto da cinque individui — i genitori e tre giovani — che vive nell’area.
Monitoraggio satellitare e prime osservazioni
Dopo la cattura, l’animale è stato monitorato attraverso il collare satellitare e fotocamere a raggi infrarossi installate in vari punti del territorio. I dati hanno confermato che il lupo si è riunito al branco, iniziando a frequentare una zona ricca di cervi e cinghiali, compiendo alcune predazioni sugli ungulati. Il sistema di geolocalizzazione, pur non fornendo dati in tempo reale, consente di raccogliere informazioni utili sull’ecologia del lupo e sulle sue abitudini.
Questo monitoraggio è fondamentale per comprendere meglio il fenomeno delle predazioni su animali domestici e per valutare se queste siano riconducibili al branco. In caso di conferma, potrebbero essere adottate misure di dissuasione, previa autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Un progetto tra scienza e gestione del territorio
Il progetto rientra in un accordo collaborativo tra l’Università di Udine e l’Amministrazione regionale, recentemente rinnovato, che punta a conciliare la conservazione della specie con la mitigazione degli impatti sulle attività umane. Il gruppo di cattura dell’Ateneo friulano era composto dal coordinatore, Stefano Filacorda, docente di gestione e conservazione della fauna, e da: Stefano Pesaro e Alice Baggio per la parte veterinaria, per la parte tecnica di predisposizione del collare, sistemi di allarme e cattura da Andrea Madinelli, Lorenzo Frangini e Lorenzo Bernicchi e da personale del Corpo forestale, parte del quale ha studiato all’Università di Udine, tra cui Andrea Vendramin e Nicola Cesco, e tutti gli altri tra cui il coordinatore in loco, il signor Bullo.
Al lupo è stato dato il nome “Andrea” come riconoscimento al lavoro effettuato da Andrea Vedramin, del Corpo forestale regionale. Vendramin è stato prima studente e poi collaboratore dell’Università di Udine e ha iniziato a lavorare su questi temi in occasione della ricattura dell’orso Madi, che poi ha attraversato la pianura friulana, svolgendo la sua tesi su questi argomenti, e poi supportando altre catture di orso.
L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione con le Università di Lubiana e Zagabria, che hanno fornito know-how tecnico per catture e monitoraggi, e i dati raccolti dal Corpo forestale regionale, in particolare alcuni approfondimenti tecnici fatti da Daniela Romanin sulle predazioni su cani da compagnia.
Oltre ai fini gestionali nel caso di interazioni negative con le attività umane, questo primo individuo di lupo catturato e dotato di collare satellitare in regione permetterà di raccogliere informazioni utili allo studio del comportamento di questa specie. Dati che saranno poi condivisi con altri gruppi nazionali e internazionali che studiano questa specie.