Andrea Pellizzari si racconta.
“Era il 1999, ero in vacanza a Los Angeles e mi chiamarono per dirmi che c’era da ritirare il Telegatto per le Iene, ma io e Fabio Volo preferimmo continuare la nostra vacanza e divertirci oltre oceano”. E’ cosi che inizia il percorso a ritroso nella carriera dell’eclettico artista made in Friuli, Andrea Pellizzari.
Disc jokey, speaker, conduttore televisivo, editore musicale, Pellizzari è un vulcano di idee in continua eruzione, che negli anni hanno preso forma in maniera concreta. Friulano di origine e milanese d’adozione, la “iena più famosa d’Italia” si racconta senza troppe barriere, scavando e ripercorrendo tutta la sua carriera artistica, dagli albori ai giorni nostri. “Fin da piccolo sono sempre stato attirato dal mondo della musica e della radio – racconta Pellizzari – avevo solo quindici anni quando andai a bussare ad una radio che aveva sede a Luseriacco di Tricesimo e chiesi di potervi lavorare, iniziai cosi a passare i dischi tutte le domeniche mattina”.
Dopo aver collaborato con diverse radio locali, nel 1994 approda in veste di speaker a Radio Italia Network, unica radio del nordest a frequenza nazionale, che lo renderà amatissimo in tutto lo stivale grazie alla conduzione del programma Los Cuarenta the official dance chart, ma solo tre anni dopo inizierà la carriera tv: nel 97 il magico incontro con Fabio Volo sancisce l’inizio di un sodalizio inossidabile, dalla conduzione di due programmi per l’allora rete televisiva Match Music a Radio Due, fino al 98, anno in cui, per un caso quasi fortuito, approderà in seconda serata nella trasmissione cult di Mediaset Le Iene.
“Ricordo bene il giorno in cui, arrivando in radio, ascoltai un messaggio in segreteria telefonica dove chiedevano a me e a Volo di andare a fare il provino per Le Iene – spiega divertito Pellizzari – non ci diedi peso, ero convinto fosse uno scherzo e non mi venne minimamente l’idea di prendere la cosa sul serio, finchè, qualche giorno dopo, il produttore del programma mi insultò per non aver ricontattato quel numero”. Era l’estate del 1998 e il provino andò alla grande, il duo buco’ lo schermo fin dalle prime puntate.
La lungimiranza di Rosario Fiorello, grande sostenitore del talentuoso duo fin dagli albori e complice del loro esordio su scala nazionale, produsse in effetti i suoi frutti “Fu grazie a Fiorello che io e Volo andammo a fare il provino, ando’ bene e ci presero subito, lui in effetti era un nostro assiduo spettatore di Match Music e aveva molta fiducia del nostro potenziale -precisa Pellizzari – ho degli splendidi ricordi e devo dire che mi mancano soprattutto le persone di quel periodo, era tutto cosi magico, tutti noi avevamo creato un’alchimia che portò ad un prodotto divertente, fresco, innovativo”. Un format geniale, che proprio quell’anno si aggiudicò il Telegatto. Era l’anno in cui, oltre a Pellizzari e Volo, all’interno del contenitore più seguito, collaboravano, tra gli altri, Giulio Golia, Enrico Lucci, Peppe Quintale, Teo Mammuccari, Lillo e Greg.
“Mentre ero in vacanza a Los Angeles, mi dissero che avevamo vinto il Telegatto, cosi chiamai Fabio Volo a casa e mi rispose sua mamma, che mi disse che anche lui si trovava proprio a Los Angeles – ricorda Pellizzari- cosi lo chiamai ma, anziché tornare in Italia a ritirare il premio, continuammo la nostra vacanza, perché non ci interessava appartenere a quel mondo patinato”. Nel frattempo, gli impegni lavorativi di Pellizzari aumentano in maniera esponenziale, passando da Rds a Radio Deejay, alle collaborazioni con programmi televisivi e rubriche magazine. Nel 2008, dopo la riconferma nel cast de Le Iene, nasce il personaggio di Mr Brown, che, non solo ha divertito milioni di telespettatori con le strampalate e improbabili lezioni d’inglese, ma che, grazie al progetto del 2010 “Mr Brown For Haiti”,è stato possibile raccogliere i fondi necessari per la fondazione Francesca Rava n.p.h., grazie alla quale è stato possibile aiutare i bambini haitiani rimasti orfani in seguito al disastroso terremoto.
“Ho deciso di dare vita a questo progetto legato al mio personaggio di Mr Brown per dare un aiuto concreto alle migliaia di bambini rimasti orfani dopo il catastrofico terremoto che a gennaio 2010 colpi Haiti e nel quale morirono più di 200 mila persone” spiega Pellizzari.
Un animo nobile e sensibile, che allo stesso tempo non manca di concretezza “I progetti lavorativi funzionano bene solo se si riesce ad instaurare con i colleghi e i collaboratori un rapporto profondo di rispetto e di empatia, quasi come un’energia magica che guida l’istinto nel verso giusto” sostiene. Ed è proprio l’istinto che ha portato Pellizzari a fare inconsapevolmente da pigmalione a personaggi che anni dopo avrebbero scalato le classifiche nazionali, come Fabio Rovazzi. “Diversi anni fa ero alla ricerca di un giovane ragazzo in grado di fare il videomaker all’interno delle discoteche, mi diedero il contatto di Rovazzi e, non appena iniziammo a collaborare, mi resi conto che il talento andava di pari passo alla voglia di distinguersi da una massa che, soprattutto al giorno d’oggi, trovo tristemente omologata”.
Idee e progetti in continua evoluzione quelli di Pellizzari, oltre ai progetti che attualmente stanno riscuotendo successo a livello internazionale, come il blasonato Mamacita, in collaborazione con Max Brigante di Radio 105, che porta nelle discoteche un mix esplosivo di hip- hop e trap, reggaeton, musica afro e r’n’b e che fa ballare milioni di persone, da Formentera, luogo dal quale tutto ha avuto inizio nel 2013, passando per Mykonos, Londra e molte altre capitali europee (ad oggi più di 300 date l’anno) “Il progetto Mamacita, che ad oggi ci rende davvero molto orgogliosi dei risultati, nasce in realtà nel 2011 a Lignano Sabbiadoro assieme a Gianluigi Ottomeni, per poi espandersi in tutte le più grandi città italiane e, a ruota, anche a Formentera dove ha trovato terreno fertile e in molte altre grandi città europee”. Gli impegni, tuttavia, non sono finiti.
Oltre a collaborare in maniera attiva come voiceover nei programmi “Le Iene” (negli scherzi e nelle interviste doppie) e “Casa a prima vista” in onda su Realtime, da ben otto anni è editore musicale dell’etichetta discografica VillaHangar, specializzata in musica house, afrohouse, deephouse, organic house. Il mondo della televisione non sembra prospettarsi in un prossimo futuro, anche se “mi manca tornare in tv, vorrei tornarci però con delle modalità differenti , troppo spesso trovo una sorta di omologazione, format a volte decisamente statici – conclude Pellizzari- sarebbe interessante proporre programmi che possano approfondire argomenti di pubblico interesse, che vadano a scandagliare le problematiche più attuali”.