L’analisi dell’Arpa sulla qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia.
“Nella relazione annuale della qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia relativa all’anno 2022 redatta dalla Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), che fotografa sul territorio regionale un livello di qualità dell’aria sostanzialmente buono con il rispetto di tutti i limiti di legge relativi al materiale particolato (livelli giornalieri PM10, media annuale PM10 e media annuale PM 2,5). Sono state evidenziate alcune peculiarità relative al superamento, in alcune zone, del valore obiettivo del benzo(a)pirene. Questa sostanza si genera dalla combustione di biomasse come, ad esempio, il legno nelle stufe. La troviamo anche nel fumo di sigaretta, nei gas di scarico dei motori diesel o dei veicoli che utilizzano nafte, cherosene, carbone”.
La afferma l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro al termine dell’analisi compiuta da Arpa che annualmente valuta i parametri legati alla qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia.
Il periodo preso in esame ha evidenziato una situazione in linea con le aspettative, come negli anni scorsi. L’aumento della concentrazione di questo specifico parametro osservato in alcune zone appare coerente con un incremento del prezzo del gas naturale registrato durante la crisi energetica del 2022, che ha indotto una diminuzione del suo utilizzo a favore di sistemi alternativi quali appunto stufe o caminetti.
“Tutto ciò – spiega l’esponente dell’Esecutivo – ha provocato un aumento delle emissioni di inquinanti durante l’inverno misurate nelle stazioni fisse di Tolmezzo e Brugnera dove la media annua si è assestata rispettivamente sui 1.13 ng/mc e sui 1,55 ng/mc. Le stime modellistiche, che integrano le misure in stazioni fisse secondo quanto trasmesso nella relazione consuntiva da ARPA FVG, indicano superamenti anche nei Comuni di Camino al Tagliamento, Cordovado, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Ronchis, Sacile, Sesto al Reghena e Varmo“.
“I dati che ci aspettiamo da questo anno, ma dovremo attendere la prossima stagione per averne conferma – chiarisce ancora Scoccimarro – evidenzieranno probabilmente un abbassamento di questi valori, in linea con il decremento del costo del gas, che presumiamo, verrà scelto nuovamente come strumento principale di alimentazione per il riscaldamento domestico”.
Questo quadro è attenzionato da tutti i soggetti che si occupano di salvaguardare la salute e il benessere della cittadinanza. Oltre a ribadire che probabilmente il fenomeno osservato è correlabile alla congiuntura macroeconomica che ha interessato quasi tutta l’Europa con l’incremento del prezzo del gas e la conseguente scelta di biomasse per la combustione, si evidenzia che non vengono stabilite misure emergenziali da attuare nell’immediato nelle aree sopra citate.
“In linea con la sensibilità sui temi ambientali che ha sempre contraddistinto l’operato di questa Amministrazione fin dalla scorsa legislatura – continua l’assessore Scoccimarro – confermiamo che è in procinto di essere approvato il nuovo Piano Regionale della Qualità dell’Aria nel quale, tra le varie azioni previste ed in stretta coerenza con la Strategia Ambientale Regionale recentemente approvata dalla Giunta, sono indicate delle misure finalizzate anche alla riduzione delle emissioni di benzo(a)pirene. Infine, una volta approvato il Piano, sarà valutata una linea contributiva che possa aiutare la cittadinanza all’acquisto di nuovi sistemi di combustione, più efficienti dal punto di vista energetico, più sicuri, e meno inquinanti“.