Il tema del sovraffollamento delle carceri.
Troppi detenuti rispetto ai posti disponibili: è allarme sovraffollamento per le carceri del Fvg e a lanciarlo è Paolo Pittaro, Garante regionale dei diritti della persona. La Direzione generale della Regione – Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica – ha infatti diffuso un report su giustizia e criminalità relativo ad una analisi dei dati relativi a criminalità e sistema penitenziario del Friuli Venezia Giulia.
Soffermandosi sulla presenza dei detenuti nelle cinque case circondariali della regione, si rileva come la popolazione carceraria fosse pari a 572 unità al 31 dicembre 2022 e a 639 al 31 dicembre 2023, con un aumento dell’11,7% e una presenza di stranieri pari al 39,9%, a fronte di una capienza nazionale di 56.196 detenuti nel 2022 e di 60.166 alla fine del 2023.
A tal proposito il report evidenzia come il sovraffollamento, in Fvg, si collochi al terzo posto percentuale fra tutte le regioni. “Sempre in base alle statistiche ufficiali del ministero della Giustizia – commenta il Garante, Paolo Pittaro -, tale sovraffollamento è andato ulteriormente aumentando nel 2024, raggiungendo il picco di 711 unità al 30 giugno scorso, pari al 146,9%, passando al 31 luglio a 678 detenuti, il 140,08%, con una percentuale di stranieri del 44,98%”.
Tale statistica, avvisa Pittaro, “deve essere scorporata nei suoi elementi. Il carcere di Tolmezzo, di massima sicurezza, è pressoché in parità (150 detenuti su una capienza di 149), quello di Gorizia presenta un sovraffollamento del 139,6% (74 su 53), quello di Pordenone del 151,35% (56 su 37) e, soprattutto, la casa circondariale di Trieste il 152,6% (229 su 150) e quella di Udine il 177,89 % (169 su 95), dai che fanno mantenere il terzo posto al Fvg a livello nazionale, dopo la Puglia e la Lombardia; il relativo dato nazionale assomma 61.133 unità su una capienza di 51.207, pari al 119,38%”.
“Che la situazione sia intollerabile – evidenzia ancora il Garante Fvg -, specie con la particolare calura del mesi estivi, è evidente: donde varie proteste e parziali rivolte in vari istituti carcerari sui 189 esistenti (nel Fvg quella di Trieste nella serata dell’11 luglio scorso) e con un numero consistente di suicidi: alla data attuale, dall’inizio dell’anno ben 62 detenuti (nessuno nella nostra regione) e 6 agenti della polizia penitenziaria“.
“Più volte è intervenuto il presidente della Repubblica (da ultimo nella cerimonia estiva ‘del ventaglio’, leggendo pure un accorato appello di una detenuta nella casa circondariale di Brescia) per denunciare tale situazione richiamando un intervento istituzionale urgente, ma il decreto legge 92 del 4 luglio, attualmente alle Camere per la conversione in legge, nulla dispone per l’immediato”, chiosa Pittaro.