Addio a Christiane Rorato, la regista francese innamorata del Friuli

Christiane Rorato aveva 79 anni.

Una vita dedicata a portare nelle sale cinematografiche la voce degli ultimi, degli emarginati, di chi voce altrimenti non ne avrebbe potuta avere. Francese di nascita, friulana d’adozione e di origine da parte del padre, la regista Christiane Rorato non ci mise poi molto ad innamorarsi della nostra regione e soprattutto della località balneare di Grado, dove era solita trascorrere le vacanze estive nell’appartamento di sua proprietà.

Tra le opere più famose, quella che meglio l’ha rappresentata è stata “I dimenticati della Transiberiana”, dove appunto Christiane parlava dei disagi legati all’emarginazione. La sua arte, una sorta di ‘docu film ‘ riproposto nelle sale, le consentì, tra gli altri, di ricevere nel 2019 il premio “Progetto nelle tradizioni” conferitole dall’ associazione cervigananese ‘Progetto futuro’, dopo la presentazione dei tre dvd “Guerrieri della notte, sulle orme dei beneandanti”, “La rugiada del tempo” e “I cantori di Cercivento”.

Nella notte tra venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile la regista è stata colta da un malore, mentre si trovava nel suo appartamento a Grado. Aveva 79 anni e ciò che non se ne andrà mai è tutto il lavoro che la regista ha portato avanti negli anni e che sarà frutto di insegnamento per le generazioni future.