L’allarme per la zona gialla in Fvg.
Il boom di contagi, soprattutto a Trieste e Gorizia, sta facendo avvicinare la regione al limite previsto per il passaggio alla zona gialla. Negli ultimi due giorni, infatti, sono stati registrati mille nuovi casi e si sono avuti 12 morti.
A conferma dello stato di allarme, anche la situazione degli ospedali, dove le terapie intensive hanno superato la prima soglia critica verso la zona gialla e l’ospedale di Gorizia ha trasformato il reparto di medicina A in reparto Covid. Preoccupano poi i dati dell’incidenza su tutto il territorio italiano. I tre Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti, due delle quali in regione: Trieste (479), Bolzano (260) e Gorizia (221). Numeri che sono legati anche al basso tasso di vaccinazione, ad esempio a Bolzano uno su tre non è immunizzato.
L’anno scorso, nello stesso periodo, si era raggiunto il picco della seconda ondata a livello nazionale, con 33.666 casi l’11 novembre, 35.075 il 17 novembre. Se all’epoca il tasso di positività era del 16,7%, stimati con meno della metà dei tamponi, adesso il tasso è del 1,4%.
La Slovenia.
Situazione d’emergenza anche in Slovenia, dove il governo sembra pensare ad un lockdown di 10 giorni. Nel paese infatti i tamponi positivi sono al 40%, diventando così il maggiore focolaio vicino all’Italia. Solo sei mesi fa Lubiana aveva dichiarato la fine dell’epidemia, ma adesso la diffusione del virus sembra di nuovo fuori controllo. Nel frattempo sono scattati controlli più restrittivi e duri sia per i cittadini che per coloro che varcano la frontiera per lavoro o studiare.