Le esercitazioni in tutto il Fvg dei vigili del fuoco.
Farsi trovare pronti in situazioni di emergenza. È il senso dell’allenamento, terminato il 12 novembre e legato alla quarta settimana della “Terza Esercitazione Nazionale di Colonna Mobile” che dallo scorso martedì ha impegnato più di 200 vigili del fuoco in sette differenti scenari emergenziali sul territorio della regione Friuli Venezia Giulia.
L’esercitazione di questa settimana è partita con la simulazione di un evento sismico nella provincia di Trieste con conseguente allertamento della Sala Operativa del Con (Centro Operativo Nazionale) e di quelle delle Direzioni Regionali e dei comandi Vigili del fuoco dell’intero territorio nazionale. Questo scenario, importantissimo per testare il sistema di allertamento, individuazione e gestione dei vari moduli di colonna mobile, ha impegnato in particolare la sala operativa del comando di Trieste e della Direzione Regionale dove hanno operato anche alcune unità giunte in supporto dall’Emilia Romagna.
Gli altri scenari previsti dall’esercitazione hanno comportato delle manovre sul campo in diverse località del territorio regionale: a Gorizia è stata simulata la ricerca di una persona dispersa nella zona del “Parco Piuma”, ricerca per la quale è stato utilizzato il furgone Ucl (Unità Comando Locale) dal quale sono state coordinate le operazioni di tutte le squadre impegnate nella ricerca. A Pordenone gli scenari esercitativi sono stati ben 3: nel primo si è provveduto a montare il campo base Msl (Modulo di Supporto Logistico), nel secondo si è lavorato utilizzando tecniche innovative e tecniche Tpss (Tecniche di Primo Soccorso Sanitario) negli interventi di incidenti stradali mentre il terzo prevedeva di contrastare il cosiddetto rischio acquatico ed è stato simulato il soccorso di un’autovettura con persone all’interno bloccata in un guado lungo il corso del fiume Meduna a Cordenons.
Udine ha ospitato due scenari: uno a Portis Vecchio nel comune di Venzone dove sono stati eseguiti dei sopraluoghi su alcune case danneggiate dal sisma del 1976 per migliorare la conoscenza dei Vigili del fuoco sui danni strutturali da terremoto mentre il secondo scenario udinese si è sviluppato a Colloredo di Monte Albano presso un’azienda che distribuisce gas Gpl dove le squadre dei vigili del fuoco hanno potuto migliorare la loro conoscenza sulle autocisterne che trasportano Gpl e hanno simulato la messa in sicurezza di un serbatoio contenente proprio quel tipo di gas.
Nei vari scenari sono stati impegnati Vigili del fuoco con varie qualifiche operative e abilità tecniche: Tas (Topografia Applicata al Soccorso), Saf (Speleo Alpino Fluviali), Sfa (Soccorritori Fluviali Alluvionali), Tlc (Telecomunicazioni), Sommozzatori, Soccorritori Acquatici di Superficie, Cinofili, Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico), Autisti, Addetti alle sale operative; a questi si sono aggiunti anche volontari della Protezione Civile Regionale nonché della Croce Rossa Italiana.
Positivo il bilancio finale della settimana che oltre ad aver testato i sistemi di risposta ad una macro emergenza ha dato l’opportunità al personale dei diversi comandi dei vigili del fuoco della regione di eseguire i suddetti addestramenti in maniera congiunta simulando condizioni simili a quelle dei reali interventi di soccorso che quotidianamente impegnano il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco.