Primo via libera dalla Commissione Affari costituzionali della Camera al ritorno delle Province in Friuli Venezia Giulia.
La Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati ha dato il via libera alla legge di riforma dello Statuto del Friuli Venezia Giulia, aprendo la strada al ritorno delle province nella regione. Questa riforma, fortemente sostenuta dalla Centrodestra della regione, ha superato il primo passo del suo percorso legislativo con il voto positivo della commissione.
Nella seduta tenutasi ieri, martedì 12 marzo, è stato approvato il testo della legge che ora dovrà affrontare due passaggi, sia alla Camera dei Deputati sia al Senato, per essere definitivamente approvata.
Di Bert: “Soddisfazione per il primo via libera”.
“Sono un convinto sostenitore del sistema istituzionale basato su tre livelli di governo: Regione, enti di area vasta e Comuni – commenta in una nota il capogruppo di Fedriga presidente, Mauro Di Bert, anche a nome dei colleghi consiglieri del gruppo – . Un sistema venuto meno con la scelta, portata avanti dal Centrosinistra, di cancellare le Province, togliendole proprio dallo Statuto di autonomia di questa Regione e ora oggetto di un iter parlamentare per la reintroduzione che martedì ha incassato il via libera della Commissione affari istituzionali della Camera. Un primo risultato che accogliamo con soddisfazione“.
“Personalmente credo che all’epoca della cancellazione dell’ente intermedio sarebbe stato più utile e opportuno rivederne il ruolo e le competenze, rapportando il tutto ai tempi, dando una nuova organizzazione e un nuovo modo di operare. E oggi ci saremmo trovati a parlare d’altro”, aggiunge il capogruppo di Fp.
“L’abolizione delle Province non ha snellito il sistema, perché molte delle funzioni sono rimaste nel limbo, in attesa di una definizione di ruoli mai affrontata, tra i due livelli rimasti. Riorganizzare il sistema su tre livelli, così come portato avanti da questa maggioranza regionale – chiosa Di Bert – permetterà di sanare questa situazione e metterà l’ente Regione nelle condizioni di potersi riappropriare appieno della sua competenza primaria, che è quella legislativa. Al Comune spetterà quel ruolo di front office con il cittadino e al soggetto di area vasta verranno assegnate, al termine dell’iter normativo ancora in corso, quelle delicate e complesse competenze di area sovracomunale”.
Calligaris: “La reintroduzione delle Province è un nostro punto cardine”.
“La reintroduzione delle Province in Fvg è sempre stata tra i punti cardine dell’azione della Lega ed è partita con la modifica dello statuto approvata dal Consiglio regionale a inizio 2023 – commenta il consigliere regionale e capogruppo della Lega Fvg, Antonio Calligaris – . Si tratta di una delle azioni importanti della passata legislatura che i nostri rappresentanti in Parlamento hanno supportato, dimostrando ancora una volta l’importante lavoro di squadra che stiamo portando avanti in maniera sinergica tra Trieste e Roma”.
“Si tratta di ridare rappresentatività ai territori e migliorare anche l’efficienza dei servizi ai cittadini – sottolinea Calligaris -. Riteniamo che i servizi siano maggiormente efficienti se sono gestiti da un ente più vicino alle persone e da figure che i cittadini eleggono e a cui, quindi, rispondono. Questo per noi significa la reintroduzione delle Province”.
“In questi anni, l’abolizione delle Province e il tentativo di sostituzione con le Uti da parte del Centrosinistra, ha evidenziato che l’aver eliminato il livello intermedio tra i Comuni e la Regione non ha né snellito le procedure, né dato efficienza al governo del territorio“, prosegue l’esponente del Carroccio sottolineando come la reintroduzione delle Province risponda alla necessità di “dare rappresentatività all’identità dei nostri territori che sono una ricchezza della nostra regione”.
“È necessario – conclude il consigliere di Maggioranza – come è sempre stato, che sia un ente intermedio elettivo a gestire funzioni quali, per esempio, scuole, strade, cultura, sport, associazioni e turismo, a un livello sovracomunale, in un’area vasta che ha peculiari identità geografiche, economiche e sociali”.
Moretti: ” Ritorno delle Province inutile e anacronistico”.
“È del tutto anacronistico che una regione con 1,2 milioni di abitanti, anziché avere un sistema snello basato su due livelli, Regione e Comuni, abbia nuovi livelli di governo elettivi – commenta invece il capogruppo del Pd, Diego Moretti – . Quando furono abolite il ragionamento trasversale fu questo, ora si preferisce la propaganda che finisce per nuocere ai Comuni con problemi legati al personale che manca e a servizi che fanno fatica ad essere erogati”.
“I leghisti – aggiunge l’esponente dem – esultano per questo passaggio, peccato che non ci sia proprio nulla da festeggiare: mentre inseguono ostinatamente la loro propaganda, restano indietro i problemi dei Comuni, ma anche quelli legati al sistema sanitario pubblico con difficoltà innegabili su liste d’attesa e medici di base solo per citare i più urgenti. Ma non importa, basta ritornare alle vecchie Province…”.
“Per quanto ci riguarda, il gruppo Pd del Fvg resterà coerente con quanto il Consiglio regionale decise a suo tempo all’unanimità, compreso lo stesso Centrodestra che oggi fa marcia indietro“, conclude Moretti.