Le previsioni sulla vendemmia in Friuli Venezia Giulia.
Come sosteneva il compianto Enologo Pietro Pittaro, “una vendemmia si giudica solo quando il vino è nella bottiglia”. Affermazione sicuramente condivisibile in termini generali, ancor più in una annata particolare come il 2024 che vede una situazione alquanto differenziata nelle zone viticole della regione.
La primavera e l’inizio dell’estate, ricorda il responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Fvg Marco Malison, sono state caratterizzate da intense piogge che hanno impegnato oltremodo i vignaioli nella difesa antiperonosporica e, a seconda delle varietà e dell’epoca di fioritura, hanno provocato cascola fiorale e problemi di allegagione. In questi casi i grappoli risultano più spargoli, con produzione ridotta ma, per contro, meno soggetti ad attacchi di altre malattie fungine in fase di maturazione. Dove invece l’allegagione si è svolta regolarmente, i vigneti presentano un carico di uva più che discreto, specie su alcune varietà produttive come la Glera (Prosecco). Le ultime settimane, caratterizzate da alte temperature, hanno accelerato la maturazione dei grappoli che, in tutta la regione, risulta anticipata di qualche giorno rispetto alla media degli ultimi anni.
Le previsioni.
Difficile la stima quantitativa delle produzioni. I vigneti del medio Friuli e del pordenonese che nell’estate 2023 sono stati interessati da forti grandinate, manifestano anche quest’anno un calo produttivo. Danni significativi sono segnalati nel goriziano per i recenti temporali. Sul resto del territorio regionale la vendemmia 2024 sembra rientrare nella normalità.
Premesso che ad oggi le uve si presentano in buono stato sanitario, per valutazioni qualitative bisognerà attendere le prossime due-tre settimane quando la vendemmia entrerà nel vivo sperando in un calo delle temperature e in qualche pioggia che consenta, specie alle varietà bianche più tardive e alle uve rosse, di completare al meglio la maturazione.