Le domande e le risposte sul vaccino anti-Covid.
In Italia e in Friuli Venezia Giulia sono arrivate le prime dosi del vaccino contro il coronavirus, con la distribuzione graduale che verrà man mano estesa a tutta la popolazione.
L’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ha rilasciato un elenco di domande e risposte inerenti a questo vaccino, per sciogliere tutti i dubbi sul rimedio migliore contro il Covid-19. Ecco, in sintesi, le principali.
Cos’è il vaccino e cosa contiene? Rischio di contrarre il virus vaccinandomi?
Il COVID-19 mRNA BNT162b2 è un vaccino studiato per prevenire la malattia da Covid-19 in soggetti di età pari o superiore ai 16 anni. Contiene una molecola denominata mRNA, nella quale sono contenute le informazioni per produrre una proteina presente sul SARS-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19. Il vaccino non contiene dunque il virus e non è possibile ammalarsi a seguito della vaccinazione.
Come viene somministrato e come agisce?
La somministrazione avviene sotto forma di iniezione, nel muscolo superiore del braccio, con due iniezioni a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. Il vaccino impedisce alla proteina Spike, quella cioè con cui i virus SARS-CoV-2 infettano le persone, di accedere alle cellule umane nelle quali si riproduce. Nel mRNA del vaccino sono contenute le istruzioni per sintetizzare le proteine Spike. Così facendo, il sistema immunitario è stimolato a produrre gli anticorpi per contrastare il virus.
Com’è stato possibile avere una reperibilità così rapida del vaccino? Questo può comprometterne l’efficacia?
I tempi più brevi del normale per lo studio e lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus è stato reso possibile per via della partecipazione di un numero dieci volte superiore al normale per gli studi. Non è stata saltata alcuna fase di sperimentazione sulla sua efficacia: gli studi condotti in passato sui vaccini a RNA hanno permesso di accorciare di molto i tempi. Da ciò si può tranquillamente dire che l’efficiacia del vaccino non è stata affatto compromessa.
Efficacia: il vaccino “funziona”? E’ sufficiente ad impedire il contagio ad altre persone? Dopo quanto tempo si hanno i primi effetti e quanto durano?
Il vaccino è efficace nell’impedire la contrazione del virus al 95%. Solo dopo alcune settimane è possibile vederne gli effetti. Gli studi condotti finora non sono sufficienti a garantire che le persone vaccinate non possano contagiare anche in maniera asintomatica altre persone. Pur essendo questo plausibile e molto probabile, sempre meglio mantere le misure di sicurezza finora adottate per impedire il contagio.
Reazioni avverse: esistono? Quali sono?
Sono state osservate poche controindicazioni a seguito dell’iniezione del vaccino: una persona su dieci ha lamentato dolore nella zona di iniezione, stanchezza, nausea e leggera febbre. Tutte controindicazioni di lieve entità. L’unica grave fino ad ora registrata è stata l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Una condizione comunque benigna, che guarisce da sola col tempo.
Come valutare l’assenza di reazioni avverse?
Il personale sanitario pone alla persona da vaccinare una serie di domande, tramite le quali deciderà se effettuare o rinviare la vaccinazione. Tramite le risposte significative a tali domande, è possibile prevedere eventuali controindicazioni.
Questo vaccino è efficace anche contro la nuova “variante inglese”?
I virus da SARS-CoV-2 sono soggetti per loro natura a varianti e mutazioni, che tuttavia non alterano il naturale comportamento del virus. Pertanto il vaccino risulta efficace anche contro questo tipo di variante.
Esistono casi particolari per i quali non è raccomandabile vaccinarsi?
Chi soffre di allergie o gravi reazioni anafilattiche dovranno sottoporsi al vaccino solamente dopo un attento consulto medico. Non sono state riscontrati particolari problemi, in fase di sperimentazione animale, sui soggetti in gravidanza. Il vaccino non è adatto ai bambini: come citato prima, è stato studiato per i soggetti dai 16 anni in su.
Come avverrà la vaccinazione? Sarà disponibile per tutti? Quali i costi?
La vaccinazione sarà effettuata dal personale medico dei servizi vaccinali pubblici. Si partirà con le priorità annunciate (anziani, soggetti a rischio, personale medico). A poco a poco il vaccino sarà destinato a tutti i cittadini presenti nel territorio italiano e sarà gratuito: sarà lo Stato a pagarlo per tutti. Non sarà possibile vaccinarsi privatamente a pagamento. Quando sarà il momento, la persona che vorrà vaccinarsi dovrà avere con sé solamente un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Consigliabile avere con sé una documentazione sanitaria, utile al medico vaccinatore per valutare lo stato fisico della persona.