Le università del Friuli Venezia Giulia hanno perso l’8,4% di iscritti.
Aumentano gli studenti che si vanno alle università, ma non in quelle del Friuli Venezia Giulia che, anzi, in dieci anni hanno perso iscritti, un dato in controtendenza rispetto a quasi tutte le regioni del Nord.
Secondo il Rapporto sul sistema della formazione e della ricerca 2023 fatto dall’Anvur-Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, infatti, mentre gli atenei di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte risultano i più attrattivi (con aumenti rispettivamente di 44mila, 31mila e 25mila studenti in più in dieci anni), quelli di Valle d’Aosta, Liguria e Friuli Venezia Giulia vedono invece un calo.
La nostra regione, inoltre, ha la diminuzione in valori assoluti più consistente tra i territori settentrionali: meno 2.804 iscritti tra l’anno accademico 2011-2012 e quello 2021-2022; in termini percentuali, significa un decremento dell’8,4. Peggio di noi, al Nord, solo la Valle d’Aosta con -19,5% (ma si tratta di 269 iscritti).
A confermare che i nostri atenei non sono tra i più attrattivi, c’è anche il dato della mobilità territoriale con il rapporto tra ingressi (verso) e uscite (dalle) diverse regioni, ossia il numero di studenti residenti in altra regione che si iscrivono a un corso con sede in Fvg (ingressi), rispetto al numero di studenti residenti che si immatricolano in altra regione (uscite).
Anche in questo caso, il Fvg ha uno dei rapporti più bassi del Nord: 0,9. Gli immatricolati (relativi all’anno accademico 2021/2022) nei nostri Atenei erano 5.498, di cui 3.956 residenti qui e 1.542 provenienti da altre regioni; gli immatricolati residenti che invece hanno lasciato la regione sono stati 1.781.
Tra le scelte preferite dagli studenti friulani ci sono le Università del Veneto e quelle dell’Emilia Romagna, mentre tra quelli di fuori regione che decidono di scriversi nei nostri Atenei, ci sono soprattutto veneti (962 immatricolati) e studenti provenienti dall’estero (141 immatricolati).