La decisione della giunta Fvg dopo 8 mesi di applicazione.
Aprile sarà l’ultimo mese di applicazione del super sconto per i Comuni di fascia 1. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Difesa dell’ambiente ed energia, Fabio Scoccimarro, che ha anche confermato fino al 30 aprile gli importi degli sconti ordinari su benzina e gasolio per i residenti in Friuli Venezia Giulia.
“L’ottavo mese di applicazione del supersconto voluto per contenere il cosiddetto turismo del pieno sarà anche l’ultimo per questa misura straordinaria – ha detto Scoccimarro -. Adesso possiamo dire di avere dati consolidati per svolgere le opportune valutazioni in merito all’andamento dei consumi e dei prezzi alla pompa sia con gli operatori del settore che con il governo ed è tempo di giungere a soluzioni definitive. Questo anche in considerazione dei monitoraggi che la Regione ha svolto in questi mesi a seguito dei quali resta confermato il fatto che a Trieste e Gorizia i prezzi restano tra i più alti d’Italia, nonostante i confini siano chiusi da tempo a causa della pandemia”.
In zona 1 lo sconto resta di 29 centesimi al litro per la benzina e di 20 centesimi al litro per il gasolio, comprensivo del super sconto giunto all’ottavo mese di applicazione. In zona 2 lo sconto è di 14 centesimi al litro per la benzina e di 9 centesimi al litro per il gasolio.
“Il turismo del pieno non fa male solo all’economia regionale che con le entrate tributarie può sostenere migliori servizi – ha concluso Scoccimarro -, ma anche all’ambiente. Per esempio un’automobile media che fa circa 2 pieni al mese in Slovenia contribuisce, nel solo tragitto di andata e ritorno dal centro di Trieste, a immettere oltre 60 chili di Co2 nell’atmosfera ogni anno”.
Sulla questione interviene anche il consigliere regionale della Lega Diego Bernardis che del pendolarismo del pieno ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. “La fine del supersconto applicato ai carburanti venduti nei Comuni di fascia 1 – commenta – rende fondamentale il tempismo d’azione per arrivare quanto prima a soluzioni definitive per limitare il pendolarismo del pieno. È evidente che da quando i confini con la Slovenia sono chiusi a causa del Covid – ricorda Bernardis – il fenomeno del pendolarismo del pieno ha subito una netta contrazione. Tuttavia c’è il concreto rischio che alla riapertura dei confini corrisponda un’emorragia di risorse insostenibile, dunque è necessario muoversi per tempo”