L’analisi della Corte dei Conti sui costi dei Comuni in Fvg.
Il sindaco di Udine Pietro Fontanini non può che essere felice dei risultati provenienti dallo studio della Corte dei Conti, che ha analizzato i costi del funzionamento delle amministrazioni comunali su tutto il territorio nazionale. “Dimostra quanto sia radicata nell’identità e nella cultura friulana la capacità di investire con attenzione ed evitare di scialacquare i denari pubblici” afferma Fontanini.
Secondo il primo cittadino, infatti, la spesa pubblica dell’amministrazione comunale udinese è rimasta stabile, registrando solo un aumento del 2%, che trova spiegazione in alcune attività promosse dal Comune. “In questo periodo, abbiamo assunto 20 nuovi agenti della polizia locale per aumentare la sicurezza in città, abbiamo avviato il percorso di raccolta differenziata spinta porta a porta che garantirà risultati in tempi medi e si rivelerà lungimirante e preziosa a lungo termine – spiega Fontanini – abbiamo attuato un turnover dei dipendenti innestando nuove risorse a fronte delle quiescenze, abbiamo ridotto il numero di dirigenti comunali e garantito nuovi servizi e lavori alle scuole”.
Trieste spende di più.
Fontanini si complimenta poi anche con gli altri comuni del Friuli Venezia Giulia, in primis Pordenone, dove la spesa comunale pro-capite risulta essere di 240 euro. A seguire, dopo Udine con 278 euro, Gorizia con un costo di 291 euro pro-capite e infine Trieste, la più alta, con 349 euro pro-capite.
“Le Regioni e le Province Autonome hanno costi non paragonabili alle Regioni a Statuto Ordinario. Questo è un equivoco che viene cavalcato dai nemici dell’autonomia: il bilancio si fa a parità di condizioni – conclude Fontanini – Noi, per esempio, ci paghiamo la sanità interamente con fondi regionali. Succedesse in alcune regioni ad altre latitudini, scoppierebbero i bilanci”.