Il progetto Turismo delle Radici in Friuli Venezia Giulia.
Il progetto Turismo delle Radici è stato al centro del congresso dei Fogòlars Furlans d’Australia che si è svolto ad Adelaide e si ripete ogni due anni riunendo i rappresentanti degli otto Fogòlars della terra dei canguri. Ad illustrare da remoto la mission del progetto Pnrr che partirà nel 2024, è stata Cristina Lambiase, coordinatrice regionale per il Fvg.
“Gli italiani della seconda, terza e quarta generazione sono i protagonisti della promozione delle eccellenze e della nostra cultura, a dimostrazione di quanto gli emigrati e i loro discendenti siano una risorsa imprescindibile per il Paese e per il Friuli Venezia Giulia“, ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che ha portato il saluto dell’Assemblea legislativa Fvg al congresso di Adelaide, precisando che il progetto interessa, oltre ai friulani, anche le realtà dei giuliani e degli sloveni nel mondo.
“Le aspettative dei nostri emigrati verso il Turismo delle Radici sono molte elevate. L’auspicio è che lo siano anche i risultati, vista la massiccia presenza di discendenti di corregionali all’estero”, ha aggiunto Bordin in merito al programma che coinvolge tutte le persone che tornano nel Paese di origine per riavvicinarsi alle radici della propria storia familiare e culturale.
Il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Loris Basso, ha aggiunto che “l’Ente è stato fra i primi ad interessarsi e a diventare parte attiva del progetto. L’obiettivo è di far conoscere ai discenditi i piccoli borghi dai quali sono partirti i primi emigrati, facendo in modo che conoscano le loro radici e nel contempo creino un valore aggiunto per il nostro turismo”.
Il Congresso ha preceduto le celebrazioni per il 65esimo anniversario di fondazione del Fogòlar di Adelaide a cui erano presenti, oltre a Bordin e a Basso, anche il ministro del South Australia per gli Affari Multiculturali, Zoe Bettison, Vincent Tarzia, e il console d’Italia ad Adelaide, Ernesto Pianelli. Una grande festa per gli oltre 250 friulani presenti, arricchita da canti e balli tradizionali.