Il turismo in camper in Fvg.
Anche i camperisti, come molti altri, sperano nelle riaperture per poter percorrere in lungo e in largo la regione. Un tipo di turismo, quello con camper, roulotte o tenda al seguito, esploso in particolare lo scorso anno, quando a causa delle restrizioni dovute alla pandemia era più facile potersi godere una vacanza all’aria aperta.
E proprio delle potenzialità di questo tipo di turismo lento si è parlato in un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini, e Gianantonio Palezza e Marco Valentini, rispettivamente presidente regionale e delegato nazionale della Federazione campeggiatori, organizzazione che nel Friuli Venezia Giulia raggruppa sette club e alla quale aderiscono in Italia 20 mila associati.
“Favorire il turismo lento – commenta Bini – significa anche promuovere la presenza nella nostra regione degli appassionati delle escursioni con i camper, veri esploratori del territorio spesso motivati dalla ricerca delle peculiarità e attrattive del Friuli Venezia Giulia: ricchezze da valorizzare e non sempre conosciute”.
L’incontro, al quale ha partecipato anche il consigliere regionale Giuseppe Sibau, ha permesso all’assessore di prendere contatto con una realtà significativa del movimento turistico, animato principalmente da famiglie, che si spostano di frequente sul territorio a bordo dei loro camper, per scoprire e visitare siti di pregio. Si tratta di una modalità del turismo lento, che consente di apprezzare al meglio le specificità presenti nelle realtà locali, e può assicurare valore aggiunto alle attività dei luoghi visitati.
Nel Friuli Venezia Giulia sono presenti diverse aree attrezzate per la sosta dei camperisti, che permettono agli appassionati del turismo mobile di sostare in sicurezza e rifornirsi, apprezzando al meglio le attrattive locali. Bini ha potuto evidenziare che “si tratta di una tipologia di turismo in fase di sviluppo: lo scorso anno si è infatti ancor più animata a conclusione dell’emergenza sanitaria, quando, cessati i divieti agli spostamenti, c’era un gran desiderio di evadere all’aria aperta e di poter esplorare il territorio in sicurezza. Il turismo lento – ha concluso Bini – fin dal nostro insediamento è stato a pieno titolo inserito nei programmi di promozione della Regione, con l’obiettivo di far conoscere tutto il territorio tramite esperienze mirate, che siano esse culturali, ricreative o enogastronomiche: si tratta delle esperienze sempre più richieste dal turista moderno”.