L’allarme per la percentuale di giovani non vaccinati in Fvg.
In Friuli Venezia Giulia la percentuale di giovani non vaccinati tra i 12 e i 19 anni è ancora troppo alta. Lo evidenziano i dati della Fondazione Gimbe, contenuti nel suo report “Sicurezza Covid-19 nelle scuole: dalle evidenze scientifiche al Real World”.
Secondo l’indagine, i ragazzi in questa fascia d’età che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino in Fvg ammontano al 32,3%, un dato al di sopra della media nazionale pari al 27,3%. La regione è il settimo peggior territorio d’Italia in questa graduatoria, guidata dalla Provincia Autonoma di Bolzano (43,8%). In Italia, i ragazzi che non hanno ricevuto nemmeno una dose sono 1.243.466.
Intanto, secondo Gimbe non si può prescindere nelle scuole dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale: “Fino a quando il tasso di copertura vaccinale fra studenti, personale scolastico e popolazione generale non avrà raggiunto percentuali più elevate – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – anche considerando che nelle ultime due settimane il 60% dei casi diagnosticati nella fascia d’età 0-19 anni si è verificato negli under 12, l’ipotesi di abbandonare le mascherine nelle classi con tutti gli studenti immunizzati è troppo rischiosa, oltre a porre problemi di privacy sul controllo dello status vaccinale e generare, potenzialmente, il rischio di discriminazioni”.
Secondo i dati del report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), nel periodo 4-17 ottobre 2021, sono stati diagnosticati nella fascia d’età 0-19 anni 8.857 casi, di cui 99 ospedalizzati, 3 ricoveri in terapia intensiva e nessun decesso, con una progressiva riduzione – nelle ultime 4 settimane considerate dal report Iss –dell’incidenza dei casi di Covid-19 e delle ospedalizzazioni. “Questi dati – afferma Renata Gili, responsabile Gimbe della Ricerca sui Servizi Sanitari – dimostrano che sinora non si è verificato il temuto “effetto scuole”, sia grazie alla vaccinazione di studenti e personale scolastico, sia per la progressiva copertura vaccinale della popolazione generale: la conseguente riduzione della circolazione virale si riflette in ambito scolastico, anche negli alunni under 12 per i quali non ci sono ancora vaccini autorizzati. Un motivo in più per raggiungere il maggior numero possibile di persone non vaccinate e accelerare la somministrazione delle terze dosi”.