I dati dei trapianti in Friuli Venezia Giulia.
Nel 2021 sono stati effettuati complessivamente 98 trapianti in Friuli Venezia Giulia, portando il totale storico a 2598 operazioni di questa tipologia. In particolare sono stati fatti 17 trapianti di cuore, 23 di fegato e 58 di rene. In sostanza 81 interventi di questa portata per milione di popolazione quando la media italiana è di 62. Dai dati emerge una cultura della solidarietà radicata in Friuli Venezia Giulia. Esclusa la Valle d’Aosta che ha appena 125mila abitanti, prendendo in esame l’indicatore delle segnalazioni riguardanti le persone che presentano un danno cerebrale acuto e poi vengono a mancare nelle terapie intensive, la regione, infatti, risulta essere prima a livello nazionale con 165 segnalazioni per milione di popolazione. Un valore che misura l’efficienza del sistema del Friuli Venezia Giulia.
Nonostante un modesto calo rispetto il 2021, con 30,7 donatori per milione di abitanti il Friuli Venezia Giulia è quarto in Italia e secondo nell’area Nord Italia Transplant Program (Nitp), l’organizzazione di coordinamento del prelievo e trapianto di organi e tessuti che registra quasi 20 milioni di persone fra Lombardia, Veneto, Marche, Liguria e Provincia autonoma di Trento. Inoltre, il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione con un centro politrapianto in grado di curare persone affette da insufficienza da organo terminale, non soltanto per il rene o per il fegato, ma anche per il cuore. Un elemento questo di assoluta eccellenza per il nostro sistema sanitario. Per quanto concerne poi l’attività di innesto di cellule staminali, la struttura di Udine nel 2021 ha portato a termine ben 109 interventi.
“Siamo particolarmente orgogliosi dei dati presentati dal Centro regionale trapianti che fotografano una leadership indiscussa a livello nazionale – ha commentato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell’illustrazione dell’attività del Centro regionale trapianti -. Tutto questo è frutto del lavoro dei professionisti, dei loro collaboratori e delle strutture del servizio sanitario pubblico del Friuli Venezia Giulia, ma anche di una collaborazione molto forte con le associazioni che alimentano una cultura del dono che in questi percorsi risulta determinante. Risultati molto importanti ottenuti inoltre in condizioni rese estremamente difficili dalla pandemia”.