Si è insediato il Comitato regionale trapianti Fvg che comprende la parte istituzionale, i professionisti (medici e infermieri) e le associazioni di volontariato e il cui confronto ha permesso di toccare diversi temi che rappresentano i punti nodali delle complessità a partire dalla limitata disponibilità di professionisti e dalla multidisciplinarità ma anche ciò che accade prima e dopo il fatto acuto vale a dire la preparazione e la presa in carico del paziente.
A darne conto durante la prima riunione del Comitato è stato l’assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi, che ha espresso un ringraziamento “per lo sforzo che il sistema del volontariato e professionale continua a porre in essere per garantire la salute dei nostri cittadini” e ha rimarcato la realtà dei trapianti in Friuli Venezia Giulia che “rappresenta una delle parti del sistema salute più complesse e siamo ben consapevoli degli importanti benefici che offre alle persone”.
In apertura, l’esponente della Giunta Fedriga ha sottolineato la necessità, mai facile, di assumere delle scelte volte a garantire la sostenibilità del sistema. “Scelte difficili – ha ribadito Riccardi – che mai dovrebbero guardare a logiche elettorali ma alle necessarie risposte di salute al cittadino per garantire sicurezza e qualità anche se il servizio non si trova a cinque minuti da casa. Il nostro sistema è solido nelle acuzie ma allo stesso tempo fragile nelle fasi precedenti e successive, per questo vanno assunte decisioni, oggi impopolari, che non sono state prese nel passato. I risultati di queste scelte si vedranno probabilmente non a breve termine, ma la responsabilità verso i cittadini di chi è al governo è anche questa”.
L’assessore regionale ha ribadito la forte collaborazione emersa nella riunione odierna che ha dato conto di importanti obiettivi raggiunti nella nostra regione in termini di donazione. “Ci sono ancora spazi di crescita – ha detto Riccardi – ma in Friuli Venezia Giulia i risultati ottenuti e riconosciuti sono significativi”. La situazione attuale dei trapianti in Friuli Venezia Giulia si può definire rosea, secondo Roberto Peressutti direttore del Centro Regionale Trapianti. Possiamo contare su più donatori di organi e di tessuti rispetto all’anno scorso e più trapianti: a questa notte si registrano 105 trapianti di organi solidi contro i 102 dell’anno scorso. Si aggiunge, inoltre, l’incremento della donazione di tessuti. Un altro elemento importante è rappresentato dalle 8 donazioni di placenta registrate fino a settembre 2023.
Nel dettaglio i trapianti di cuore risultano in linea con l’anno scorso e sono pari a 20 mentre sono 25 i trapianti di fegato nel 2023 (nel 2022 erano stati 27 al 31 dicembre). L’attività trapiantologica del Centro regionale di Trapianto Renale si attesta fra i 60 e i 70 all’anno. Nel 2022 i trapianti sono stati 55, incrementati quest’anno a 61 e 10 da viventi, con quello previsto domani. Il 60% dei pazienti trapiantati ha più di 60 anni. Fanno parte del Comitato regionale trapianti l’assessore alla Salute, politiche sociali e disabilità con funzioni di presidente, il direttore centrale salute, i coordinatori regionali Trapianti, Sangue, Infermieristico del Crt, il direttore del Centro trapianti di cuore; il dirigente medico del Centro trapianti di cuore responsabile della gestione clinica; il direttore del Centro trapianti di fegato-rene-pancreas, il dirigente medico del Centro trapianti di fegato responsabile della gestione clinica, il direttore del Centro trapianti di rene, il dirigente medico responsabile dell’equipe chirurgica dei trapianti di rene, un anestesista rianimatore esperto in procurement di organi e tessuti, un medico di direzione medica per la donazione di tessuti, il responsabile della rete per la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo e trapianti filiera rene e quello della filiera fegato, oltre al responsabile della Rete per la presa in carico delle malattie cardiache – emergenze cardiologiche gravi insufficienze d’organo e trapianti, filiera cuore. Si aggiungono anche i rappresentanti delle associazioni dei pazienti trapiantati di cuore, di fegato, di rene, delle associazioni di donatori di organi, tessuti e cellule più rappresentative a livello regionale, delle associazioni dei donatori di midollo osseo.
Il Comitato regionale trapianti rimarrà in carica cinque anni; svolgerà funzioni consultive e fornirà supporto tecnico-scientifico in relazione ai temi della promozione della cultura dei trapianti presso l’opinione pubblica, del documento tecnico annuale di attività e gli eventuali aggiornamenti, del piano formativo annuale per il raggiungimento degli obiettivi di governo clinico, del documento di organizzazione del percorso clinico assistenziale di ciascuna rete trapiantologica (organi,
tessuti e cellule) oltre agli indirizzi operativi, di allineamento alle linee guida del Centro nazionale trapianti.