In Friuli, l’Antimafia ha sequestrato alcuni capannoni dove venivano stoccati rifiuti speciali
Nell’ambito di una indagine dell’Antimafia di Venezia contro il traffico illecito di rifiuti, sono stati sequestrati anche in Friuli alcuni capannoni di stoccaggio. Le strutture poste sotto sequestro sono a Remanzacco e a Monfalcone.
L’indagine, avviata tra il 2019 e il 2020 e di portata internazionale, riguarda 12 ditte che gravitano nei territori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Campania e ha permesso di ricostruire e bloccare il traffico di rifiuti di tipo speciale (1.700 tonnellate con profitti illeciti di 400 mila euro), tra cui pallet, pelli, gomme, plastiche e inerti, gestiti e smaltiti in modo del tutto illegale dopo essere stati stoccati in alcuni capannoni industriali, ora sotto sequestro, a Borgo Veneto (Padova), Remanzacco, Monfalcone per poi essere trasferiti in siti illegali in Ungheria, Slovenia e Croazia. I Carabinieri, coordinati dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia, hanno messo sotto indagine per reati ambientali relativi al trattamento illecito di rifiuti nove persone. Sono oltre 70 gli episodi documentati nel corso delle indagini, con controlli su due ditte, in particolare, di Brescia e Treviso.