Appuntamento sabato 12 e domenica 13 ottobre, mentre a Trieste le visite slittano al weekend successivo
Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano per la 13esima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano ETS. Da Nord a Sud della Penisola, 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari attivi in ogni regione.
Quest’anno, grande novità, le aperture a Trieste avverranno il fine settimana successivo, ovvero sabato 19 e domenica 20 ottobre, così da permettere una più ampia fruizione senza sovrapporsi alla Barcolana, la grande regata che si tiene in città proprio domenica 13 ottobre. Quindi, nella nostra regione sono ben due i weekend dedicati al patrimonio.
Giovani volontari e apprendisti Ciceroni
Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari, organizzati nei Gruppi FAI Giovani che, assieme a tutti i volontari della rete territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni“, con fantasia ed entusiasmo racconteranno un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Anche il Friuli Venezia Giulia è pronto a mostrare luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano ai visitatori storia, natura, arte e cultura del territorio in quella che è una due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione. Sono previste visite a contributo libero in 16 luoghi straordinari e sette iniziative speciali in otto Comuni. Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di raccolta fondi della Fondazione “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese.
Alla scoperta di Fontanafredda e Roveredo in Piano
Il Gruppo FAI Giovani di Pordenone propone due luoghi per scoprire Fontanafredda, il cui toponimo è un richiamo proprio alle polle di risorgiva d’acqua fredda. Si tratta di Villa Zilli – Pierozan, costruita sul finire del Settecento su modello della villa veneta: saranno visitabili le sale del piano terra e il salone del primo piano, dagli elaborati ed eleganti pavimenti, e il brolo. E del Centro Recupero Fauna Selvatica, creato nel 2017 con lo scopo di offrire un rifugio sicuro e tranquillo ad animali selvatici feriti e ad animali domestici rimasti senza casa, ma anche – grazie all’Associazione Nature Vibes APS che accompagnerà nelle visite – offre alla cittadinanza momenti di divulgazione e sensibilizzazione sulle corrette pratiche di convivenza con la fauna selvatica autoctona.
Inoltre, poco distante, a Roveredo in Piano si entra nell’Azienda Vitivinicola Bessich fondata alla fine degli anni ’50 dalla famiglia di esuli istriani di cui porta il nome senza una vera specializzazione vitivinicola, oggi vanta impianti all’avanguardia. Si trova nella zona dei Magredi, caratterizzata da un terroir ricco di materiale grossolano come ghiaie, sassi e ciottoli, unico per l’allevamento della vite, in quanto permette agli elementi nutritivi di raggiungere in profondità le radici delle piante. Dopo la visita ai filari, che toccano anche il Comune di Fontanafredda, e un passaggio all’interno della cantina ci sarà tempo anche per un assaggio del vino di loro produzione.
Evento collaterale
“Fontanafredda rurale: una terra che respira“. I visitatori delle Giornate FAI potranno conoscere le caratteristiche della flora e fauna endemiche, tipiche di ambienti umidi relitti, superstiti nella campagna antropizzata di Fontanafredda, grazie a una passeggiata naturalistica “ad anello” della durata di un’ora e mezza che partirà dal borgo di Romano e attraverserà le zone agricole e boschive del comune. Si conclude con la visita alla Chiesa della Beata Vergine di Romano, sorta, secondo la tradizione, sulle rovine di un antico tempio pagano. Sabato 12 ottobre sono previsti quattro turni (di un’ora e mezza) con partenza: 9.30, 11, 13.30 e 15. Domenica 13 alla mattina un unico turno alle 9.30 (di due ore), inserito nell’ambito delle Giornate del Fiume Livenza, in compagnia dell’esperto Moreno Baccichet, mentre nel pomeriggio due turni (di un’ora e mezza) con partenza alle 13.30 e alle 15.
L’Antico Ospitale dei Battuti e i segreti del Craf
La Delegazione FAI di Pordenone apre nuovamente le porte dell’Antico Ospitale dei Battuti nel centro storico di Pordenone per celebrare la donazione del bene al FAI e ricordare il gesto di Marilena Busellato. Il palazzo, risalente con molta probabilità all’inizio del Trecento, si colloca sul lato ovest di Piazza del Cristo, dirimpetto all’omonima chiesa.
Il Gruppo FAI Spilimbergo-Maniago propone solo sabato 12 ottobre a Spilimbergo la visita riservata agli Iscritti FAI “Narrazioni d’archivio” presso il Craf – Centro di ricerca e archiviazione della fotografia situato nella nella splendida cornice di Palazzo Tadea – Castello di Spilimbergo. Durante la visita il pubblico potrà scoprire da vicino come la raccolta e la conservazione dei numerosi fondi fotografici incorporati nel tempo dall’ente richiedano un approccio interdisciplinare, che combina competenze archivistiche e catalografiche, conservazione preventiva e tecnologie digitali. In contemporanea dalla sede del Craf partiranno visite gratuite per visitare la cittadina a cura dei Greeters, gli “Accoglitori di città”, un gruppo di appassionati volontari del territorio coordinati dall’assessorato al turismo e dallo I.A.T. – Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Spilimbergo.
I tesori nascosti di Socchieve
La Delegazione FAI di Udine porta alla scoperta di quattro luoghi nascosti a Socchieve, una delle borgate più antiche della Carnia che si trova sulla via di comunicazione attiva sin dai tempi dei romani e si caratterizza per la presenza di piccoli nuclei abitati distribuiti nella vallata.
La Chiesa di San Martino è una vera opera d’arte che sorge su una piccola altura al centro di Socchieve e presenta nel presbiterio un importante ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo, il maggior pittore carnico del Rinascimento. La chiesa è Monumento Nazionale e i recenti lavori di restauro hanno messo in luce tracce di precedenti costruzioni; il primo impianto potrebbe risalire al VII sec. Il sito è inserito anche nel censimento nazionale I Luoghi del Cuore e in piazza sarà possibile firmare a sostegno della campagna.
Si potranno scoprire, poi, la Chiesa di San Maurizio nel Borgo di Nonta, costruita nel 1624 ma consacrata solamente nel 1718, la Pieve di S. Maria Annunziata di Castoia e l’antico cimitero che si trovano sul colle sopra la borgata, dove si ergeva il castello dei signori di Socchieve, a loro donato dal patriarca di Aquileia.
Infine, porte aperte all’Atelier di Barbara Picotti nel Borgo di Nonta, nella casa di famiglia costruita nel 1600 con la caratteristica forma a ferro di cavallo. Sabato 12 e domenica 13 alle 10 e alle 11 visita all’Atelier di un’ora accompagnati dall’artista con possibilità di effettuare l’esperienza di stampa. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo udine@delegazionefai.fondoambiente.it entro le ore 12 di venerdì 11 ottobre.
L’Acetaia Midolini a Manzano
Il Gruppo FAI di Palmanova apre nuovamente le porte dell’Acetaia Midolini a Manzano, entrata nel 1998 nel Guinness dei Primati come la più grande al mondo. Sorge in un casolare che gli agricoltori del luogo utilizzavano come granaio e che negli anni ’50 è stato restaurato mantenendo l’antico fascino del grande tetto a capriate, che ben si adatta alla nuova destinazione aziendale e all’unione tra sperimentazione e tradizione. Inoltre, grazie alla generosità degli eredi, si potranno ammirare le opere di Albino Lucatello amico di Lino Midolini, appassionato e attento mecenate che tra gli anni Sessanta e Settanta acquisì un centinaio delle sue tele. Per informazioni generali: segreteriafaifvg@fondoambiente.it
Un viaggio nella storia di Cividale
Il Gruppo FAI di Cividale del Friuli propone un viaggio insolito e originale nel sottosuolo reale e virtuale di Cividale alla scoperta della millenaria storia della città. S’inizia con la Domus Romana, i cui resti sono datati al I sec. d.C. e documentano il tessuto urbano dell’antica Forum Julii, municipio romano fondato da Giulio Cesare.
Si prosegue con il Virtual Balcony che propone, all’interno del massiccio Palazzo dell’ex Monte di Pietà (1761), un’esperienza multimediale che riporta indietro nel tempo. Grazie a una sala multimediale sarà possibile scoprire cosa si nasconde sotto la pavimentazione di Piazza Paolo Diacono.
Si passa all’Antica Torrefazione Drogheria Giovanni Moschioni oggi di Ermes e Moreno Scubla che racconta un pezzo di storia originale di Cividale insediata sull’antico cardo romano: una bottega storica che conserva intatto tutto il fascino del secolo passato. Oltre al negozio, al piano inferiore si potrà visitare un ambiente sotterraneo veramente particolare e segreto, una “cantina sonora”: un grande deposito per pregiate bottiglie di ottimi vini e liquori e nello stesso tempo uno spazio intimo di relax e ascolto di interessanti dischi in vinile.
Infine il Castello Canussio, nell’area nord della città, che rappresenta il sito archeologico di epoca romana più importante di Cividale. Attraverso la trasparenza dei pavimenti in lastre di cristallo si può ammirare gran parte delle mura romane riscoperte, mentre all’esterno i bastioni antichi emergono nel giardino del castello.
L’anteprima venerdì 11 ottobre e l’ipogeo celtico
Venerdì 11 ottobre alle 18.30 le Giornate Fai saranno anticipate da un’apertura serale e straordinaria della Collezione Famiglia De Martiis presso Palazzo de Nordis, interessante quadreria che raccoglie opere di importanti artisti europei e italiani dell’800 e del ‘900. L’originale percorso “nel profondo…” con la guida di Giovani Ciceroni e di Elisa Morandini (Direttrice del Museo del Tesoro ed Opera del Duomo di Cividale) propone un coinvolgente percorso di conoscenza interiore attraverso la visione e l’analisi accurata di alcune opere scelte, per scoprire i messaggi profondi e l’infinito scrigno di emozioni che cela ogni opera d’arte. La visita è aperta a massimo 40 persone con prenotazione a cividaledelfriuli@gruppofai.fondoambiente.it.
L’Ipogeo Celtico è un luogo magico e di grande mistero, costituito da una serie di ambienti sotterranei, scavati nella roccia del fiume Natisone. La funzione originaria di questo monumento è tutt’oggi incerta: gli studiosi sono propensi a riferirlo alle popolazioni Celtiche pre-romane, con usi diversi nel corso dei secoli. La visita richiede discesa e ascesa al sotterraneo attraverso ripide gradinate. Per informazioni generali: cividaledelfriuli@gruppofai.fondoambiente.it
A Trieste tre luoghi speciali il 19 e 20 ottobre
I Saloni di rappresentanza della Prefettura sono la grande novità di quest’anno. Il Palazzo del Governo di Trieste è l’ultimo, in ordine di tempo, ad essere stato realizzato in piazza Unità d’Italia e oggi ospita gli uffici della Prefettura, l’abitazione del Prefetto e diverse stanze per gli ospiti. Normalmente è chiuso al pubblico in quanto sede di attività istituzionale, ma in questa occasione sarà possibile attraversare i saloni di rappresentanza da dove è possibile accedere alla loggia che dà sulla piazza, alla grande sala da ballo e allo studio del Presidente della Repubblica.
Il Palazzo del Municipio, sede del Comune di Trieste apre in esclusiva le porte della Sala del Consiglio Comunale, dominata dallo splendido quadro di Cesare Dall’Acqua Allegoria alla prosperità commerciale di Trieste. La visita prosegue nel Salotto Azzurro, sede istituzionale del Sindaco, dove dal 1800 vengono ricevuti gli ospiti internazionali della città, e si conclude nella Galleria dei Sindaci, dove sono esposti i ritratti di coloro che hanno ricoperto nel tempo il ruolo di primo cittadino, da Enrico Paolo Salem a Roberto Dipiazza.
Iniziativa speciale all’Università
All’interno dell’Università di Trieste si nasconde una piccola gemma: la Pinacoteca, custodita nelle stanze Rettorato. Le opere della Pinacoteca furono acquisite a seguito dell’Esposizione Nazionale di Pittura italiana contemporanea, tenutasi nell’Aula Magna dell’Università nel dicembre 1953, che ospitò le 75 opere degli artisti italiani che risposero all’invito del Rettore Rodolfo Ambrosino e del Soprintendente Benedetto Civiletti. I visitatori hanno anche la possibilità di entrare nell’Aula Bachelet per ammirare dalla loggia la splendida vista che si gode sul golfo di Trieste. Per informazioni generali: trieste@faigiovani.fondoambiente.it
L’elenco completo dei luoghi visitabili e le modalità di partecipazione su www.giornatefai.it