Nuovi fondi per la terza corsia in A4 e l’ammodernamento delle autostrade in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Sono i 750 milioni di euro con i quali la Banca europea degli investimenti (Bei) e Cassa depositi e prestiti (Cdp) finanziano l’ampliamento e l’ammodernamento delle tratte autostradali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, a partire dal completamento della terza corsia dell’A4.
“La firma di ieri rappresenta un passaggio fondamentale a coronamento di un iter difficile e innovativo che porterà, a giugno, al subentro di Società Autostrade Alto Adriatico ad Autovie Venete e che ha visto un investimento complessivo di 2 miliardi di risorse proprie, eccettuati 160 milioni di risorse statali, per la realizzazione delle opere della terza corsia della A4“, ha commentato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.
I documenti sono stati siglati dall’amministratrice unica della società in house Autostrade Alto Adriatico, che gestirà la rete autostradale per i prossimi 30 anni, dal vicedirettore generale e direttore business di Cdp e dal direttore per le operazioni di growth capital and project finance di Bei, alla presenza del governatore del Friuli Venezia Giulia e commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4.
Da parte del governatore è stato ricordato che con Autovie Venete è stata dimostrata solidità e capacità di terminare le opere previste in anticipo rispetto alle scadenze, con la Regione che è stata pronta ad anticipare 100 milioni per facilitare la transizione societaria.
Il massimo esponente dell’Esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha ringraziato, infine, tutti i soggetti interni alla Regione e i partner finanziari per essersi impegnati in una partita complessa come quella della gestione delle reti autostradali e della realizzazione di un’infrastruttura strategica a livello nazionale come la terza corsia, partita nella quale si sono intrecciati vincoli normativi, cambiamenti di cornici giuridiche e di regole e ricerca di soluzioni innovative, senza contare le difficoltà arrecate dalla stagione pandemica.