Il neuroscienziato e autore David Eaglaman ha proposto una distinzione basata su tre tipologie differenti di morte: una è quella che si verifica nel momento in cui il corpo smette di funzionare; un’altra è quella che avviene nel momento in cui il corpo viene seppellito; l’ultima è quella che si concretizza nel momento in cui per l’ultima volta viene pronunciato il nome della persona che non c’è più. In tanti temono soprattutto il terzo tipo di morte. Dopo che una persona a cui si è voluto bene scompare, si resta alle prese con una sensazione di incertezza e di impotenza, domandandosi che cosa si possa fare per andare avanti. Si tratta di una realtà naturale e al tempo stesso molto complicata. Si può comunque far qualcosa per evitare che si verifichi la terza morte.
In memoria di una persona scomparsa
Per tenere sotto controllo il proprio dolore, o comunque provare a farlo, si può onorare il ricordo di chi non c’è più, affinché il lutto possa essere convertito in una realtà positiva. Con la morte di qualcun altro in realtà si perde una parte di sé. Ecco spiegato il motivo per il quale, nel momento in cui ci si cimenta in una commemorazione di un familiare o un amico morto a ben vedere si prova a guarire, prendendo consapevolezza del fatto che la vita sarà diversa. È vero che l’esistenza non potrà più essere uguale a prima: eppure chiunque ha l’opportunità di darsi da fare affinché il ricordo dello scomparso possa essere tenuto vivo, per esempio grazie a momenti celebrativi più o meno piccoli. Quel che conta più di tutto è riuscire a trovare il tempo per onorare il ricordo dei cari, facendo in modo che essi siano ancora qui.
Il ricordo di chi è morto: perché è importante
Ogni volta che una persona viene commemorata, essa viene in un certo modo tenuta in vita. Questo avviene non solo nella memoria di chi trasmette il ricordo, ma anche in quella degli amici, dei parenti e più in generale della comunità di cui la persona faceva parte. Esistono tante opzioni che si possono prendere in considerazione per cercare di tenere in vita la memoria di una persona: per esempio si potrebbe preparare la sua pietanza preferita. Come in molti sanno, il cibo rappresenta una soluzione ideale per instaurare un rapporto con gli altri, e quindi è il modo ideale per supportare la memoria di chi è scomparso.
Una donazione in memoria dello scomparso
In alternativa si potrebbe scegliere di effettuare una donazione in memoria della persona che non c’è più, come si può leggere anche in questo approfondimento: https://www.medicisenzafrontiere.it/sostienici/donazione-in-memoria/. Chi sceglie di supportare un ente di beneficenza riesce a onorare in maniera intelligente e profonda la persona scomparsa. Un gesto piccolo è più che sufficiente per raggiungere questo obiettivo. Per esempio, si potrebbe prevedere una borsa di studio che venga istituita a nome della persona in questione; in alternativa, perché non predisporre una raccolta fondi da ripetersi a cadenza annuale con parenti e amici per una celebrazione in compagnia?
Ricordare il compleanno della persona cara
Tutti gli anni, in occasione del compleanno della persona che si vuol ricordare, può essere una bella idea quella di trovarsi insieme con i parenti e gli amici, anche solo per bere un caffè o comunque per vivere un momento di condivisione. Questo tipo di iniziativa consente di favorire e promuovere il senso di connessione: così si condivide il dolore e al tempo stesso si celebra il ricordo della persona cara in maniera collettiva.