Incrementata la soglia massima della tassa di soggiorno per adeguarsi alla normativa nazionale. Ma il possibile aumento sarà a discrezione dei Comuni.
“Non è stato approvato alcun aumento della tassa di soggiorno in Friuli Venezia Giulia, bensì l’incremento della soglia massima che questa può raggiungere, a discrezione dei comuni. È una differenza sostanziale”. Lo specifica l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, per fare chiarezza sul tema.
“Per via di un necessario adeguamento alla normativa nazionale – ha spiegato Bini – nella legge di stabilità in discussione in consiglio regionale verrà inserito l’incremento a 5 euro del tetto massimo alla tassa del soggiorno. Va anche precisato che la decisione se alzare o meno la tassa sarà in capo alle singole amministrazioni comunali. Voglio dunque rassicurare turisti e operatori del settore: la Regione non ha deliberato alcun aumento della tassa, né tanto meno ha sollecitato un incremento della stessa, ma si è limitata a recepire la normativa nazionale“.
L’assessore ha annunciato che, nell’ambito della nuova legge del Turismo e del Commercio che approderà in aula nel 2025, è in programma una rivisitazione dell’intera normativa riguardante la tassa di soggiorno, in accordo con l’assessorato alle Autonomie locali, che verrà discussa e concertata con i rappresentanti delle associazioni di categoria.
A questo proposito, Bini ha ricordato il costante coinvolgimento delle associazioni di categoria in tutte le scelte dell’amministrazione regionale, come dimostrato anche di recente dall’ampia condivisione nella stesura e nell’approvazione del primo disegno di legge regionale sulla nautica. “Invito tutte le parti – ha concluso Bini – ad evitare interpretazioni fuorvianti e sterili polemiche e a lavorare insieme per la crescita del settore turistico in Friuli Venezia Giulia. Il tavolo di confronto con la Regione è sempre aperto e la disponibilità all’ascolto è massima”.