Il rincaro delle bollette dell’energia per le famiglie del Fvg.
Il Friuli Venezia Giulia non la passerà liscia dal prossimo rincaro delle bollette della corrente elettrica, previsto per l’inizio di ottobre, anzi. Preoccupazione per tutti coloro che dopo la pausa estiva dovranno tornare a lavorare, per le fabbriche e gli uffici che riapriranno, ma non tutti saranno soggetti a questa variazione. A salvarsi dalla stangata autunnale saranno solo coloro che sul mercato libero hanno stipulato un contratto di fornitura dell’energia elettrica a prezzo fisso.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’Arera, aggiorna ogni tre mesi i costi dell’elettricità e del gas tenendo conto delle spese di produzione. L’ultimo aggiornamento è stato lo scorso 1° luglio, che aveva registrato un +9,9% e suscitando diverse lamentele in quanto di riflesso erano aumentate anche le bollette. La prossima revisione sarà il 1° ottobre e si prevedono ulteriori rialzi.
La crescita continua.
Per comprendere la stangata autunnale è importante ricordare che l’andamento in borsa del gas è la base per quello delle bollette della corrente elettrica. Esiste quindi una relazione tra gas e luce: per produrre corrente si brucia soprattutto gas.
Il costo del metano sembra destinato ad incrementare senza sosta e prende di mira tutto il mercato nazionale. Analizzando i numeri del giornale “Il Sole 24 Ore” si nota come un anno fa, nel 2020, il corso era di 10 euro per mille chilowattora. In questi giorni si aggira tra i 45-45 euro, mentre a primavera costava meno della metà e non più di 20 euro.
Questo aumento però non dovrebbe destare troppe sorprese. Alcune delle cause, si legge nel quotidiano milanese, sono l’incremento della domanda di gas e il costo troppo alto della CO2 che in un anno è triplicato e ha spinto i consumatori ad usare il gas.