L’avvistamento a largo di Miramare.
A sette miglia da Miramare, Tommaso Stulle e i suoi amici di pesca del tonno si sono accorti che un pesce aveva abboccato, ma non pensavano di trovarsi faccia a faccia con uno squalo volpe di 2 metri.
Stulle aveva capito subito che non era un tonno: era molto pesante, restava sul fondo e portarlo in superficie richiedeva molto sforzo. Così, iniziò un combattimento di 15 minuti che si concluse con il filo della canna da pesca spezzato. Stupore e meraviglia per i pescatori che per la prima volta hanno visto dal vivo lo squalo volpe, pesce che per fortuna non è pericoloso per l’uomo.
Lo squalo volpe è classificato come animale raro a causa della pesca intensiva nei suoi confronti: in America, ad esempio, è considerato un ambito trofeo per i pescatori sportivi. Questo probabilmente perché si pensava che fosse uno squalo molto furbo ed abile a sfuggire dai pescatori, e da qui il suo nome “squalo volpe”.
Gli avvistamenti.
Essendo un pesce tipico dei mari temperati e subtropicali non è strano trovarli nelle acque del Mediterraneo, ma non è frequente. Era stata segnalata la sua presenza qualche settimana e negli anni passati sia l’anno scorso e che nel 2019. Un dato positivo che fa ben sperare nella ripresa di questa specie a rischio estinzione.