Pensioni in banca non ancora accreditate in Fvg.
“Al tempo dei bonifici istantanei è intollerabile che governo, Inps, banche e poste non trovino soluzioni che consentano ai pensionati di vedersi accreditare le proprie pensioni a partire dal primo giorno del mese“. È quanto dichiara il segretario dello Spi-Cgil Friuli Venezia Giulia, Roberto Treu, alla luce del sensibile slittamento nel pagamento delle pensioni di gennaio, accreditate soltanto a partire dal 5 gennaio per i titolari di conto corrente bancario (e dal 4 nel caso dei conti correnti postali).
Si tratta di un problema tecnico, che nasce dall’applicazione delle norme in vigore (articolo 1, comma 184 della legge 205/2017) e dal calendario di gennaio, l’unico mese in cui la valuta è disponibile dal secondo giorno bancabile (invece che dal primo, come nel resto dell’anno). “Gli effetti – spiega ancora Treu – sono molto pesanti, perché i pensionati sono costretti a far fronte a quasi una settimana in più prima di poter incassare il nuovo assegno, con il rischio oltretutto di code agli sportelli per i tanti che, non essendo provvisti di bancomat, si recano in banca o in posta per prelevare contanti”.
Da qui l’appello dello Spi, che chiede a Governo, Inps, banche e poste di individuare soluzioni che consentano di anticipare anche i pagamenti tramite accredito sul conto, come è stato fatto, fin dall’inizio dell’emergenza Covid, per i circa 270mila pensionati italiani che optano per il pagamento in contante agli sportelli postali. Lo Spi ricorda che, in questo caso specifico, i pagamenti anticipati e scaglionati su diverse giornate sono stati confermati anche per le pensioni di gennaio (erogate dal 28 dicembre al 2 gennaio) e di febbraio 2021 (in pagamento dal 25 al 30 gennaio). Per i pensionati over 75 che ricevono la pensione in contante è possibile anche chiedere la consegna a domicilio dell’importo da parte dei carabinieri (per maggiori informazioni contattare il numero verde 800.556670 di Poste italiane o chiamare la più vicina stazione dei carabinieri).