Esercitazioni e selezioni interne per il Soccorso alpino e speleologico.
E’ stato un weekend intenso per i tecnici del Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia. Il 13 e 14 giugno più di centocinquanta persone erano impegnate in diverse località, tra le Alpi Friulane e il Carso Triestino, per sottoporsi a importanti esercitazioni e selezioni interne.
Nello scorso fine settimana è stato protagonista delle esercitazioni aeree e di sbarco/imbarco di personale tecnico il velivolo della Protezione civile, impiegato per gli interventi non sanitari e/o di ricerca in ambiente impervio e privo di verricello, ma dotato di gancio baricentrico per eventuali recuperi di salme.
Centotrenta tecnici hanno preso parte alle esercitazioni svolte a Trieste e anche a Tarvisio e Moggio Udinese, per le consuete operazioni di sbarco e imbarco in hovering di personale tecnico, questa volta con l’accento sulla gestione delle misure di contenimento anti covid-19 e sull’acquisizione dei relativi automatismi che prevedono l’impiego dei dispositivi di protezione individuale. Le esercitazioni erano aperte, in questo caso, a tutti gli operatori del Soccorso alpino e speleologico.
Inoltre, il 13 e 14 giugno si sono tenute anche le selezioni interne per l’upgrade di ventiquattro volontari da operatori di soccorso, il livello base di specializzazione richiesto per entrare a far parte del Soccorso alpino e speleologico, a tecnici di soccorso alpino. Le selezioni sono state svolte partendo dal lago di Fusine nella zona sopra il Rifugio Zacchi, nel canale della Strugova, dove è presente ancora neve sufficiente per mettere in pratica le manovre in assetto invernale con sci, piccozza e ramponi.
I tecnici sono stati esaminati sulle tecniche di movimentazione con sci da scialpinismo in salita e discesa e con piccozza e ramponi. L’età dei candidati è compresa tra i 22 (i due più giovani) e i 40 anni d’età: dodici elementi hanno un’età compresa tra i 24 e i 30 anni. I nuovi tecnici provengono dalla stazione di Forni Avoltri (cinque persone), Udine, (quattro persone), Cave del Predil, Moggio e Maniago (ciascuno tre persone), Pordenone, Maniago, Valcellina (una persona).