Sarà a disposizione per la formazione all’ospedale di Cattinara.
Al Centro di simulazione medica e addestramento avanzato dell’Università di Trieste arriva il “paziente Hal s5301”, il simulatore umanoide più avanzato al mondo messo a disposizione del personale in formazione all’ospedale di Cattinara.
“Dotare di strumenti all’avanguardia gli studenti delle professioni mediche e sanitarie, e gli specializzandi, è fondamentale per dare al cittadino la migliore risposta di salute possibile, nel medio e lungo periodo: concorre in maniera fondante, inoltre, a vincere la sfida che abbiamo davanti, di rifondazione urgente del sistema sanitario“, ha commentato l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi alla presentazione di questa mattina.
Hanno preso parte alla presentazione il rettore dell’ateneo giuliano, Roberto Di Lenarda, il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, Antonio Poggiana, il direttore del Dipartimento scienze mediche, chirurgiche e della salute di UniTs, Nicolò de Manzini.
Ringraziando i giovani studenti per il loro impegno e augurandogli buon lavoro, Riccardi ha ricordato come l’Esecutivo regionale abbia destinato, già durante la precedente legislatura, circa 50 milioni di euro per realizzare di un nuovo Campus destinato ad accogliere i laboratori di ricerca e i percorsi di formazione prima e dopo la laurea in area medica e sanitaria.
“La tecnologia è estremamente importante; la capacità organizzativa si aggiunge alla qualità che migliora le condizioni di eccellenza, ma ricordiamoci che tutto questo non sarebbe possibile se non ci fosse il capitale umano – ha rimarcato Riccardi -. Dobbiamo concentrarci seriamente, una volta per tutte, in questo Paese, per consentire ai nostri giovani professionisti di migliorarsi, di crescere e di acquisire le competenze, perché possano diventare ottimi professionisti. E soprattutto dobbiamo stare attenti a non perderli”.
“Vanno inevitabilmente modificate le regole che questo Paese ha e custodisce da troppi anni: non solo una semplificazione delle politiche retributive, sicuramente cosa importante, ma anche garanzie di percorsi di carriera – ha sottolineato ancora Riccardi -. Dobbiamo tener conto che i nostri professionisti, in particolare quelli che lavorano nella sanità pubblica e in alcune specialità, giustamente chiedono una vita normale: anche questo aspetto, di non poco conto, diventa importante per consentire loro di scegliere la sanità pubblica e di investire lì il loro talento”.
“Lo sforzo formativo che in questo Paese si continua a garantire non deve diventare, infine, solo un’opportunità per altri Paesi che, nel mondo, acquisiscono il talento e la qualità dei nostri giovani: questa è una sfida importante che dobbiamo vincere e che impone, a livello nazionale, l’assunzione di scelte ormai improcrastinabili” ha concluso l’assessore.